I carabinieri di Napoli stanno indagando sul presunto omicidio di Rosa Trapani, la pensionata di 67 anni, trovata morta lo scorso 18 gennaio nella sua abitazione a pochi passi da piazza Garibaldi, a Napoli. Come riporta oggi “Il Mattino” la donna sarebbe stata uccisa con due fendenti e non per un malore. La morte, inoltre, risalirebbe a un paio di giorni prima del ritrovamento del cadavere da parte di alcuni familiari della vittima che non avendo sue notizie decisero, dopo averla chiamata più volte al telefono, di fare un sopralluogo nella abitazione trovando la loro congiunta riversa sul letto. La porta non presentava segni di effrazione e né era chiusa a chiavi. I familiari comunque avvisarono le forze dell’ordine. Si sta cercando di ricostruire come siano entrate le persone o la persona all’interno dell’abitazione della donna e se lo abbiano fatto non accedendo dalla porta di ingresso. La donna era molto conosciuta e stimata nel quartiere. Saranno gli esiti dell’esame medico legale a dire a quando risale con precisione la data della morte. Ad assistere i familiari della vittima è l’avvocato Carmine Gatto. Indagine questa molto delicata poiché dopo i primi rilievi gli investigatori non misero i sigilli all’appartamento: e i parenti qualche giorno dopo gettarono via oggetti che sarebbero potuti risultare determinanti ai fini delle indagini scientifiche, a cominciare dal materasso sporco di tracce ematiche che fu abbandonato in strada. La circostanza sarebbe dovuta a un clamoroso errore del medico legale che, intervenuto sul posto, non si sarebbe accorto delle due ferite. Rosa Trapani sarebbe stata quindi uccisa con due a coltellate (l’arma non è stata ritrovata). Si attende ora il risultato dell’autopsia effettuato nella seconda metà di gennaio.
Articolo pubblicato il giorno 22 Febbraio 2019 - 11:22
