Napoli. “Ancora un volta stamani l’impianto della funicolare di Chiaia è stato posto temporaneamente fuori servizio per un guasto – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari e del trasporto pubblico, che sta seguendo da tempo le vicende dell’importante impianto a fune, unico collegamento su ferro tra il quartiere collinare e quello di Chiaia, e che trasporta, nei giorni feriali, quotidianamente circa 15mila utenti -. Al momento, come si apprende anche da un aggiornamento pubblicato sul sito Facebook dell’ANM “i tecnici ANM sono al lavoro per ripristinare quanto prima la funzionalità dell’impianto”. Pertanto, allo stato, non è possibile pronunciarsi la durata del fermo che, inizialmente, sarebbe stato previsto per l’intera giornata odierna. L’unica cosa certa è che, di punto in bianco, le persone si sono trovate dinanzi ai cancelli sbarrati, senza alcuna alternativa, se non quella di prendere un taxi o di farsela a piedi”.
“Al riguardo proteste e rabbia per l’ennesimo fermo stanno fioccando anche sulla pagina ufficiale dell’ANM, sul social network Facebook – sottolinea Capodanno -. In uno dei commenti si legge provocatoriamente che la notizia sarebbe sapere quanto l’impianto funziona non quando è fermo. Il dato certo infatti è che questi improvvisi stop si stanno ripetendo negli ultimi tempi con eccessiva frequenza, la qual cosa sta suscitando anche notevole irritazione tra i viaggiatori ma anche tra i commercianti delle zone interessate, a partire dal Vomero”.
“Alla luce di quanto sopra – conclude Capodanno -, e a ragione di questi continui fermi, rinnovo ancora una volta tutte le mie perplessità sulla decisione di rinviare di un ulteriore anno l’esecuzione dei lavori di revisione ventennale, così come prescritti dalle disposizioni vigenti. Piuttosto che avere un impianto che funziona a singhiozzo, con improvvisi e imprevedibili fermi, che intaccano anche l’affidabilità nei confronti della numerosa utenza, la quale rischia di restare appiedata, da un momento all’altro, per un guasto improvviso, sarebbe stato opportuno valutare il fermo dell’impianto, rinviandolo lo stretto necessario, per sottoporlo a tutti i lavori prescritti, evitando così presumibilmente il ripetersi dei continui disservizi che purtroppo si stanno verificando negli ultimi tempi “.
Articolo pubblicato il giorno 7 Febbraio 2019 - 14:04 / di Cronache della Campania