il 10 febbraio alle 21.30 circa, è deceduto un detenuto allocato al reparto Milano dellâistituto penitenziario partenopeo più grande dâEuropa, Poggioreale.Stato di abbandono e totale inefficienza in cui sta precipitando giorno dopo giorno la sanitàall interno dellâÂÂIstituto di Napoli Poggioreale. Risparmiare, visto il dettato Costituzionale, sulla vita dei cittadini, anche se detenuti, è sempre inaccettabile! Il sistema sanitario nel carcere di Poggioreale, da diversi anni alle dipendenze dellâÂÂAsl Na 1, è uno dei grossi problemi che ricade quotidianamente in modo incisivo sul lavoro di tanti poliziotti penitenziari, infatti, questâÂÂultimi diventano il bersaglio preferito dei detenuti per tali mancanze (anche ieri sera alla notizia del decesso del detenuto si sono registrati disordini nel reparto Milano dovâÂÂera ubicato il detenuto deceduto). Per quanto è a conoscenza di questa sigla sindacale, si elencano alcune problematiche che saranno portate allâ attenzione dei vertici ASL Na 1 e del governatore della Regione Campania onorevole De Luca.Il Pronto soccorso e le infermerie dei reparti sprovvisti dei protocolli ( linee guida) per gli interventi diagnostici e terapeutici.Mancanza di semplici strumenti, impossibilitàdi effettuare in loco h24 esami di emocromo, enzimi, etc.. Carenza presenza di psichiatri h24 nonostante la gestione di tanti detenuti con trascorsi in OPG.
Il detenuto Volpe Claudio di anni 34 era da qualche giorno che lamentava dolori e febbre alta ed era stato più volte trattato terapeuticamente.
Il Segretario Provinciale Osapp Napoli, Luigi Castaldo Castaldo lamenta e denuncia âancora una volta una sconfitta del sistema, in questo caso di quella sanitàche dovrebbe con pochi medici e pochi infermieri, nonché priva di mezzi, gestire una âcittadellaâ penitenziaria di circa 2400 detenuti assemblati in 10 padiglioni per diverse migliaia di mq, certamente insufficienti per il sovraffollamento che si è costretti ad affrontare tutti i giorni. Lo stato di sofferenza in cui opera la Polizia Penitenziaria è giunto a livelli insopportabili e ciò crea non poco stress e falle in un sistema molto complesso, bisogna intervenire tempestivamente prima che episodi del genere si giustifichino, bisogna investire di più sulla Sicurezza e sulla Prevezione dei Rischi, sia sotto il profilo sanitario sia sotto il profilo organico, servono più unitàlavorative per tutti.
Una sanitàche purtroppo con i mezzi e le risorse attualmente messe in campo in un istituto penitenziario obsoleto come il G.Salvia non è in grado di poter gestire casi di una certa gravitàe pertanto ricorre spesso ai ricoveri urgenti esterni che, creano ulteriori difficoltàlogistiche ed operative.
àda tempo che ci si auspica in un investimento consistente in mezzi, uomini e risorse per la salute di tutti coloro che orbitano nel penitenziario-nosocomio partenopeo, nonché di una efficacia riorganizzazione dellâassistenza sanitariaâ.
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