Napoli. La morte del baby calciatore di tredici anni è ancora un mistero. Si è accasciato all’improvviso mentre giocava, era monitorato, seguito dalla famiglia, i certificati medici in regola. Il dramma è avvenuto martedì sera, poco prima delle 19.00 quando Lorenzo si trovava al campetto di calcio della struttura sportiva allestita a palazzo Fuga, in piazza Carlo III e stava svolgendo il solito allenamento. Inizialmente gli è stato fatto un massaggio cardiaco dagli addetti della società sportiva da cui è partita anche la chiamata al 118 alle ore 19.05. Sul posto sono arrivate due ambulanze che hanno effettuato manovre salvavita e prestato le prime cure al ragazzino, trasportandolo d’urgenza all’ospedale San Giovanni Bosco dove i sanitari hanno continuato a rianimarlo per quaranta minuti. Ma il ragazzino è arrivato in ospedale già in condizioni cliniche gravi e non ce l’ha fatta: morto per arresto cardiocircolatorio. Sulla causa sono però in corso le indagini della polizia (anche la scientifica ha effettuato dei rilievi sul campo) e, come predisposto dal magistrato di turno, verrà effettuata l’esame autoptico per stabilire le cause del decesso.
I documenti e le certificazioni mediche in possesso della società sportiva Kodokan sull’idoneità di Lorenzo alle competizioni sportive, sono state sequestrate dai poliziotti del commissariato San Carlo all’Arena che hanno effettuato un sopralluogo sul campetto e nella struttura polisportiva del Real Albergo dei Poveri. Gli investigatori hanno posto sotto sequestro anche il defibrillatore che sarebbe stato utilizzato dagli esperti della società per prestare il primo massaggio cardiaco e un farmaco per il trattamento dell’asma, che era in una tasca degli abiti di Lorenzo. A parte l’utilizzo dello spray per problemi respiratori, nessuna delle persone vicine al giovanissimo calciatore ha mai sospettato la presenza di particolari patologie che potessero mettere a rischio la sua vita, specie in ambito sportivo. L’unico messaggio diffuso dalla direzione della Kodakan è stata una nota sulla pagina Fb: “Sospese tutte le attività fino all’11 febbraio”.
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