Napoli. Domani partirà un’indagine interna nell’ospedale napoletano San Paolo per accertare quanto è avvenuto in relazione alla morte nel Pronto Soccorso ieri alle 21 di E.E., di 72 anni, per la quale i familiari hanno presentato una denuncia alla Polizia riferendo che l’uomo si trovava nel nosocomio dalle 14.30 (in codice giallo) per dolori addominali. Lo si apprende da fonti dell’ospedale. Le stesse fonti confermano che tre giorni fa l’uomo era stato portato nell’ospedale, ma era stato indicata la necessità del ricovero e aveva rifiutato. Ieri, poi, affermano le fonti del nosocomio, era giunto in codice rosso e si era evidenziata la necessità di un intervento chirurgico urgente. “Ho chiesto al direttore sanitario del Presidio ospedaliero San Paolo una dettagliata relazione per ricostruire i fatti. Il dottor Ferrara ci sta già lavorando estraendo i dati informatici sia per verificare i tempi di attesa nel contesto di Pronto Soccorso sia i dati fattuali del percorso clinico-assistenziale, entro domani mi sarà trasmessa per le valutazioni del caso e sarà a disposizione della Procura ove la richiedesse per le indagini”. Il neo commissario straordinario della Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, sulla vicenda della morte del 72enne ieri sera nell’ospedale San Paolo e per la quale i familiari hanno presentato una denuncia alla polizia. Il pm ha disposto il sequestro della cartella clinica e l’autopsia. Intanto insediatosi ieri, il commissario, Ciro Verdoliva, ha effettuato oggi un primo sopralluogo dei principali ospedali del centro antico. Il primo ispezionato (dalle 9 alle 10.30) è stato l’ospedale Santa Maria del Popolo degli Incurabili dove da tempo si segnalano rilevanti criticità per voragini e altri problemi di statica. Il commissario Verdoliva ha convocato per il sopralluogo i direttori sanitari Giuseppe Russo e Mariella Corvino, i tecnici Asl e ingegneri. Al termine il commissario si è poi diretto nel Pellegrini (quartiere Montesanto) dove ha visitato il pronto soccorso e alcuni reparti. Ultima tappa del sopralluogo è stata al San Giovanni Bosco, ospedale noto per la vicenda della presenza di formiche. Nel corso della visita Verdoliva ha voluto rilevare le criticità del pronto soccorso attraverso le parole di medici e infermieri. Rispondendo a chi gli chiedeva come mai di domenica in ospedale, Verdoliva ha detto: “Non sono abituato a starmene dietro una scrivania; le situazioni per comprenderle veramente non te le puoi far raccontare”. Nei prossimi giorni si recherà in visita negli altri ospedali e presidi Asl.
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