Accadeva durante le lezioni di pianoforte, in una scuola media della perifieria ebolitana. Accarezzava nelle parti intime i suoi giovani alunni e per il professore di musica, agli arresti domiciliari da marzo del 2017, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di cinque allievi, è stato condannato a sei anni e otto mesi di reclusione. La sentenza è stata pronunciata ieri dal gup del tribunale di Salerno, Marilena Albarano che, all’esito del rito con il giudizio abbreviato, ha comminato all’uomo, assistito dall’avvocato Luigi Gargiulo, una pena più alta rispetto a quella avanzata dal pubblico ministero al termine della sua requisitoria. E’ stata invece concessa una provvisionale di cinquemila euro al sedicenne adescato sul bus dal quale sono partite le indagini. Il professore è stato incastrato grazie ad una complessa attività investigativa partita dalla denuncia del sedicenne, parte civile nel procedimento attraverso l’avvocato Luigi Spanpinato, molestato a bordo di un autobus lungo la tratta Battipaglia Eboli. Non si sono invece mai presentati per chiedere i danni, come riporta Il Mattino, gli ex alunni anch’essi vittime delle sue attenzioni morbose e che hanno parlato il sacco solo dopo la coraggiosa denuncia del ragazzo che, pur non conoscendo le generalità del docente, lo riconobbe tra alcune foto mostrategli dai carabinieri. I fatti risalgono all’anno scolastico 2014/2015. Sempre la stessa la tecnica utilizzata dal docente che, con la scusa di impartire le sue lezioni, si avvicinava agli studenti e cominciava a palpeggiarli soddisfando così, si legge nel capo di imputazione, il suo istinto sessuale. I ragazzini subivano senza ribellarsi per timore di un brutto voto e venivano costretti al silenzio dal professionista. Le perverse abitudini del docente erano note a tutti gli allievi della scuola che tacevano solo per paura; la macchina giudiziaria si è messa in moto solo due anni dopo quando, a subire le avances oscene del professore, è stato un ragazzino avvicinato in un autobus della Sita. Lo avrebbe avvicinato in maniera amichevole intavolando una chiacchierata senza che l’adolescente potesse intuire il secondo fine concretizzatosi poco dopo quando, approfittando della circostanza che sul bus c’erano pochi passeggeri, il docente cominciò a palpeggiarlo.
Articolo pubblicato il giorno 14 Febbraio 2019 - 09:48