“E’ gravissima l’ultima operazione a firma dei consiglieri regionali di centrodestra e centrosinistra che ha portato all’approvazione di un vergognoso provvedimento di modifica dell’ordinamento degli uffici del Consiglio regionale. Va specificato che il provvedimento è stato approvato nella sua stesura ultima nelle segrete stanze dell’Ufficio di Presidenza, da cui come Movimento 5 Stelle siamo stati volutamente esclusi perchè centrosinistra e centrodestra potessero agire indisturbati. Il nuovo ordinamento comporterà l’allargamento dei comandi anche a enti e società interamente controllate o partecipate dalla Regione. Un elemento, quest’ultimo, portato in Commissione Affari Istituzionali con un autentico blitz con la complicità di esponenti della maggioranza di De Luca e di consiglieri dell’opposizione di centrodestra, che stando alle notizie di stampa avrebbero già da tempo stilato un lungo elenco di parenti e amici da sistemare, ma che abbiamo provato ad avversare durante i lavori della stessa Commissione. In quella sede c’eravamo presentati con nostre osservazioni che confutavano gran parte del documento su cui la Commissione era chiamata a esprimere un parere, ma la cui bozza è stata poi completamente stravolta con l’introduzione, a firma dei consiglieri in quota Pd, Forza Italia e Campania Libera, di questa autentica porcata”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e componente della I Commissione Luigi Cirillo.
“Un’operazione – aggiunge Cirillo – che, stando a quanto denunciano alcune sigle sindacali, potrebbe addirittura essere finalizzata a una successiva stabilizzazione del personale comandato dalle Partecipate regionali. Condividiamo i timori dei sindacati e non consentiremo l’eventuale stabilizzazione in Consiglio regionale di personale selezionato attraverso nomine dirette e senza alcuna procedura concorsuale di evidenza pubblica. Gente non qualificata che si andrebbe ad aggiungere ad altro personale assolutamente privo di competenza, stabilizzato negli anni scorsi dalla politica delle clientele e del familismo e che ci siamo ritrovati ad ereditare quando abbiamo messo piede in Consiglio regionale. Consiglio regionale in cui non si è mai assunto personale per concorso e in cui mai nessuno è stato selezionato in base alle competenze necessarie al funzionamento dell’Ente. E adesso si vorrebbe continuare su questa linea”.
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