Tutti hanno un passato che confeziona lโesistenza, tutti hanno un bagaglio leggero o pesante cui fare riferimento. Nella lotta tra i due opposti, la vita scorre lieta o compressa nella morsa dei fatti che stritolano ogni slancio verso un futuro che pare bloccato.
La scrittrice Nadia Terranova in โAddio Fantasmiโ, edito da Einaudi, affronta il tema del peso del passato nella vita di Ida, giovane donna che non รจ mai riuscita a elaborare lโallontanamento volontario del padre, afflitto dalla depressione, e di cui si sono perse le tracce per sempre.ย Il ritorno nella casa dove tutto รจ accaduto, mette Ida di fronte alla realtร del trauma subito e mai superato. La richiesta della madre di decidere le cose da conservare e quelle da buttare in previsione della vendita dellโabitazione, dopo i lavori di manutenzione del tetto, costringono una figlia a ripiombare in una realtร cristallizzata nella mente, e riaprono ferite mai curate e, per questo, mai guarite.
Il passato รจ un macigno sullโesistenza della protagonista che vive una vita anestetizzata negli affetti e negli slanci: sposata con un uomo con cui condivide la tiepidezza della quotidianitร , inserita nel circuito di un lavoro nel quale ha la possibilitร di raccontare le storie degli altri in una sorta di recupero di unโemotivitร compromessa, Ida fluttua in uno spazio parallelo. Il tempo sembra essersi fermato nel momento in cui, 23 anni prima, un padre ha deciso di lasciare tutto e andare via impedendo agli affetti di ancorarlo alla vita presente, e una figlia si รจ rinchiusa nel bozzolo dellโattesa di una risposta che non รจ piรน arrivata.ย Come uscire da una situazione immobile quanto frustante come quella di una cinghia nella quale ci si รจ stretti per non soffrire? Come rendersi conto che anche le persone con le quali ci si relazionava, allora come oggi, hanno dei sentimenti e un passato da sopportare?ย Spesso i dolori isolano, inducono a credere di essere i soli a sperimentare una precarietร che appartiene unicamente a noi, e ci si ritrova ripiegati esclusivamente sui propri drammi, sordi a qualsiasi richiesta di aiuto, fino a quando lโesigenza di recuperare il contatto con il prossimo, a noi caro, rivela la sofferenza dellโaltro.ย Le soluzioni esistono sempre, questa รจ lโunica certezza a cui aggrapparsi e impongono di non abbandonare mai il contatto con la vita stessa.
Claudia Squitieri
Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2019 - 20:21