Napoli. “Ancora una volta l’incapacità di programmazione della regione Campania si manifesta in danno dei cittadini. Dal mese di marzo, anche a Salerno come già da un pezzo a Napoli e a Caserta (dove i fondi sono finiti da tempo), non ci si potrà più ammalare”. Così, in una nota,Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche accreditati e dei centri poliambulatori privati (con oltre 600 strutture associate presenti solo in Campania) commentando la notizia che anche a Salerno si va verso l’esaurimento del budget per le prestazioni di specialistica ambulatoriale. “Questo significa – spiega Lamberti – che fino al primo aprile, data in cui si aprirà il secondo trimestre, migliaia di salernitani dovranno mettere mano al portafoglio per eseguire gli esami di cui hanno necessità per curarsi”. Per il presidente di Federlab, “solo quando il presidentissimo e quasi ex commissario alla sanità Vincenzo De Luca deciderà di adottare un tetto unico regionale ed uno stanziamento economico realmente adeguato alle necessità della gente, questo andazzo, indegno di una regione civile, potrà avere fine”.
Secondo Lamberti: “non si capisce perché la regione Campania si ostini a mantenere in piedi un meccanismo di ripartizione che non funziona ed inoltre è iniquo. Perché allora non adottare un meccanismo che eviti disparità e raggruppi, a livello regionale, il monitoraggio del consumo delle prestazioni e perché non utilizzare i fondi per l’abbattimento delle liste di attesa per incrementare le disponibilità per le strutture che sono efficienti ed efficaci e che sono in grado di rispondere alle necessità dei pazienti in modo puntuale e con una qualità media altissima?”.
Secondo Lamberti: “non si capisce perché la regione Campania si ostini a mantenere in piedi un meccanismo di ripartizione che non funziona ed inoltre è iniquo. Perché allora non adottare un meccanismo che eviti disparità e raggruppi, a livello regionale, il monitoraggio del consumo delle prestazioni e perché non utilizzare i fondi per l’abbattimento delle liste di attesa per incrementare le disponibilità per le strutture che sono efficienti ed efficaci e che sono in grado di rispondere alle necessità dei pazienti in modo puntuale e con una qualità media altissima?”.
“La verità – conclude il presidente dei laboratoristi – è che in via Santa Lucia non sono in grado di governare la spesa sanitaria. Questo è quanto dicono i dati oggettivi che si incaricano sempre di sbugiardare le vane promesse del governatore”.
Articolo pubblicato il giorno 24 Febbraio 2019 - 14:05