Tra gli sprechi contestati dalla Corte dei Conti della Campania nel 2018 figura anche quello legato alle luci votive nei cimiteri di Napoli. I magistrati contabili quantificano, nell’arco di otto anni, a partire del 2008, un mancato incasso di circa 38 milioni di euro. I fatti risalgono allo scorso mese di luglio. Gli inquirenti e gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, coordinati dal colonello Domenico Napoletano, scoprirono che la ditta gestiva le luci votive pagando una cifra irrisoria all’amministrazione comunale partenopea la quale fino a quel momento non aveva mai indetto un bando di gara per l’affidamento del servizio. In quell’occasione la Corte dei Conti della Campania invio’ 12 richieste di risarcimento ad assessori e dirigenti comunali. Le indagini rivelarono anche che per anni e anni il Comune di Napoli aveva incassato circa il 10% (circa 2,5 milioni di euro e dopo reiterate istanze) rispetto alla cifra incamerata dalla ditta la quale da anni riusciva sempre ad ottenere proroghe di sei mesi.
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