Investire in una proprietà immobiliare oggi può non essere conveniente come invece lo era nel passato. Un tempo, infatti, acquistare una casa rappresentava un vero e proprio investimento a lungo termine, mentre negli ultimi tempi la situazione si è ribaltata, rendendo il mercato immobiliare una giungla in cui è necessario addentrarsi con cautela.
Ad ogni modo, a oggi il mercato immobiliare in Italia è in lenta ripresa, e questo è dimostrabile anche dagli incrementi di domanda nelle principali città italiane, tra cui figurano per esempio Milano e Roma, dove si è registrato un aumento del 9,4%; per questo motivo, le proiezioni per il 2019 sono particolarmente positive e rosee, cosa che fa ben sperare.
La ripresa che è avvenuta nell’ultimo periodo è dovuta anche ai tentativi di innovazione in questo particolare settore, dove si è puntato principalmente sull’ecosostenibilità: un esempio tra tutti è il famosissimo Bosco Verticale di Milano, esempio di biodiversità e di modernità, insomma un grattacielo verde che rappresenta una boccata d’aria fresca per una città costantemente sotto l’attacco dello smog.
Il settore immobiliare in Italia e in Europa
Ad ogni modo, nonostante la crescita recente del settore immobiliare a livello europeo, l’Italia è uno dei paesi che arranca di più e che dimostra una crescita molto più lenta rispetto agli altri, probabilmente a causa della difficile ripresa in seguito alla crisi economica che ha colpito il nostro paese.
La crisi, infatti, ha creato una serie di difficoltà alle famiglie e ha portato a dei redditi medi inferiori rispetto a quello degli altri paesi europei. Basta mettere a confronto i dati riguardanti la crescita del settore immobiliare dell’Europa e quello italiano: il 29,2% europea contro il 21,2% del Bel Paese, numeri che mettono in evidenza l’arretratezza attuale dell’Italia.
Nonostante ciò, comunque, le prospettive per i prossimi anni sono positive, quindi questo è un buon momento per effettuare un acquisto in ambito immobiliare, sia in ambito commerciale che residenziale: in Italia, si è verificato un incremento del fatturato del 5,3% nel 2018 e si prevede un +4,8% per l’anno corrente.
In questo clima favorevole soprattutto per gli stranieri che decidono di acquistare una proprietà nel nostro paese, si inserisce il Gruppo Immobiliare Passacqua, rilevante nel settore immobiliare e specializzato negli edifici innovativi e di grande qualità: competitivo ed innovativo, si inserisce anche nel mercato delle aree turistiche.
Acquisti immobiliari e acquirenti esigenti
Tutte le varie innovazioni previste in ambito immobiliare avranno, negli anni a venire, delle ripercussioni sul mercato stesso, avendo come effetto ultimo quello di incrementare il fatturato di questo specifico settore.
A oggi, chiunque voglia investire sul mattone, è molto esigente soprattutto perché si tratta di un acquisto fondamentale e permanente, e per questo la vivibilità dell’ambiente è una caratteristica imprescindibile nella scelta di un immobile. Di conseguenza, non solo un miglioramento a livello generico mirando alla creazione di Smart Cities, ma anche a livello unitario, attraverso servizi diretti a migliorare il comfort delle abitazioni, alla riduzione dell’impatto ambientale e della sicurezza interna.
L’analisi effettuata dal Secondo Osservatorio sulla sostenibilità e sulla Sicurezza ha preso in considerazione diverse classi edilizie, così da analizzare nello specifico diversi esempi di sostenibilità e innovazione del settore immobiliare.
Settore immobiliare ed incertezza
In generale, sembra che a livello immobiliare i consumatori abbiano lo stesso comportamento adottato in ambito finanziario, dove regna l’incertezza a causa delle politiche fiscali; questo clima di insicurezza generico di sicuro non rappresenta una spinta all’acquisto e quindi rallenta gli acquisti.
Ad ogni modo, una spinta proviene dal costante calo dei prezzi, che hanno visto una diminuzione dello 0,2 per cento nel primo semestre del 2018; questo elemento è stato utile a dare una speranza in più per quanto riguarda il mercato immobiliare dopo un periodo di stallo durato ben 10 anni, ovvero a seguito della grave crisi di questo settore partito dagli Stati Uniti nel 2008 e che poi si è esteso nel resto dei paesi del mondo.
I numeri parlano chiaro: nel 2018 c’è stato un aumento della domanda nelle principali città del 9,4%, un aumento dell’offerta del 2% e l’1,3% per quanto riguarda i prezzi.
Articolo pubblicato il giorno 20 Febbraio 2019 - 11:01