Napoli. Contro le dichiarazioni del ministro leghista Marco Bussetti che ha offeso gli insegnanti del Sud scendono in campo anche i consiglieri regionali della Campania del M5S. I grillini criticano aspramente il loro alleato di Governo e si schierano con gli insegnanti del Sud . “Le parole pronunciate dal ministro Bussetti, oltre a offendere la Campania e l’intero Sud, ledono profondamente la dignità di una categoria, quella dei docenti della nostra terra, che da decenni rappresenta una risorsa preziosa proprio per le regioni del Nord”. Così, in una nota, i consiglieri regionali della Campania del Movimento 5 Stelle. “Professionisti che con sacrificio e senso del dovere, ovunque abbiano lavorato, anche a migliaia di chilometri da casa, hanno trasmesso ai loro studenti i valori, la conoscenza e la cultura che hanno reso grande il Sud e l’intero Paese – aggiungono i consiglieri – Offendendo loro, Bussetti ha offeso tutti gli studenti e i tanti lavoratori e professionisti che questi meravigliosi insegnanti hanno accompagnato nel loro percorso didattico. Uomini e donne che l’hanno girato in lungo e in largo l’Italia, lontano dalle loro famiglie, dai loro figli, verso i quali Bussetti dovrebbe mostrarsi soltanto grato. Prima di rimettere piede un’altra volta in Campania o in qualunque altra regione del Sud, dovrebbe recitare un profondo mea culpa e scusarsi con l’intera categoria di insegnanti. Altrimenti dimostra di non essere degno della poltrona su cui oggi siede”.
Contro Bussetti anche i presidi che attraverso il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, rispondono alla provocazione del Ministro dell’istruzione: “Il ministro dell’istruzione Marco Bussetti non può delegittimare il personale ‘del Sud’ usando espressioni divisive che lasciano intendere che nel Sud non ci si impegna adeguatamente” dice Giannelli. “Forse il ministro ignora che in molte aree del sud le scuole sono l’unico avamposto dello Stato. Delegittimare chi vi lavora significa screditare ed è inaccettabile”.
Il sindaco della città Metropolitana, Luigi De Magistris, in un post su Facebook, definisce Bussetti il ministro dell’ignoranza. “Questo è il ministro dell’Istruzione del governo del cambiamento. Parole di chi non conosce storie e fatti e, quindi, ignorando il Sud è un ministro dell’ignoranza. Tono e sguardo evidenziano il suo disprezzo per le nostre terre. Provo vergogna per come sta cadendo in basso il nostro Paese”.
Attacchi al leghista arrivano anche dal movimento DemA: “Le dichiarazioni di Bussetti sono indegne, basta con i pregiudizi anti-meridionalisti” scrive la Segreteria politica. Dichiarazioni “talmente gravi – spiegano da Dema – da aver indotto il vicesindaco metropolitano Salvatore Pace ad abbandonare la manifestazione” che si è tenuta nell’Istituto scolastico Morano. “Avendo governato per ben 19 degli ultimi 25 anni – dichiara la segreteria di Dema – la Lega è uno dei maggiori responsabili di decenni di colpevoli politiche nazionali che hanno ridotto le risorse per tutta la scuola italiana e che, allo stesso tempo, hanno allargato il divario tra Nord e Sud del Paese. Tradendo il suo ruolo di ministro dell’intera Repubblica e alfiere di una cultura ottusamente antimeridionalista, il ministro è venuto provocatoriamente a raccontare la vecchia storiella dei meridionali fannulloni, bravi solo a lamentarsi”.
Non ci stanno a sentirsi additati come fannulloni gli insegnanti. Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti ha commentato: “Le affermazioni del ministro Bussetti ci stupiscono e amareggiano e le riteniamo gravi e offensive nei confronti dei docenti e di tutto il sistema scolastico del Sud”. “Quando, rispondendo alla domanda di un giornalista, afferma che per colmare il gap tra le scuole del Nord e quelle del Sud non occorrono più risorse economiche ma maggiore impegno, lavoro e sacrificio, Bussetti utilizza i soliti stereotipi e luoghi comuni sul Sud fannullone. A tale proposito – ha sottolineato Di Meglio – giova ricordare al ministro che il 40% degli insegnanti in servizio al Nord proviene dalle regioni meridionali, a dimostrazione che la nostra non è di certo una categoria professionale di nullafacenti”. “l’Italia sta attraversando un momento di oggettiva difficoltà e fomentare nostalgie preunitarie, come sta avvenendo con la riforma dell’autonomia differenziata, nuoce al nostro Paese e un ministro della Repubblica dovrebbe guardarsene bene dal farlo”, ha concluso il coordinatore nazionale della Gilda.
“Bestialità del ministro leghista dell’istruzione Bussetti sul Meridione. E le 5 stelle stanno a guardare”. A scriverlo sulla sua pagina Facebook è Franco Picarone, consigliere regionale campano del Partito democratico e presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale della Campania, commentando così la dichiarazione del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti che ieri ad Afragola (Napoli) ha detto che per le scuole del Sud non servono più fondi “ma più impegno, lavoro e sacrificio”.
“Le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, sono offensive per l’intero Sud e, pertanto, irricevibili. Non le accetteremmo da nessuno, men che meno dall’esponente di un governo che col suo progetto – sbagliato, scritto male – di autonomia per le Regioni del Nord impoverirà ulteriormente di servizi quelle aree del Paese, come la Campania, dove già ce ne sono meno”. Cosi’ Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputato di Forza Italia, in un post su Facebook, ripubblicando un video “nel quale il ministro dice che al Sud non servono investimenti ma ‘sacrifici'” come sottolinea una nota. “Ci aspettiamo immediatamente le sue scuse e una decisa presa di distanza da parte dei due partiti che compongono la maggioranza. Se il ministro non ha piacere o intenzione di occuparsi di un terzo dell’Italia, quindi di milioni di italiani, può sempre dimettersi e dedicarsi ad altra – certamente più proficua – attività” conclude l’esponente di FI.
“Il Ministro Bussetti deve chiarire, è grave che abbia sostenuto che le scuole del Sud non avranno un solo euro per colmare il divario con quelle del Nord e che l’unico strumento che hanno è ‘metterci più impegno, lavoro e sacrificio'”. Lo dichiara la senatrice Simona Malpezzi annunciando un’interrogazione urgente del gruppo Pd al ministro dell’Istruzione. “I cittadini stanno ancora aspettando le risorse per gli asili e per l’edilizia scolastica, già stanziate dai precedenti governi – conclude Malpezzi – Per questo lunedì depositeremo un’interrogazione per chiedere conto delle sue parole e delle mancate azioni. La scuola ha bisogno di risorse e progetti e non di parole vuote, offensive e senza senso”.
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