Attualità

Il clan dei Casalesi in Veneto grazie all’infiltrazione del gruppo Bidognetti. I NOMI DEGLI ARRESTATI

Condivid

Il clan dei Casalesi in Veneto. I nomi. Le indagini hanno consentito di evidenziare come l’organizzazione risulti formata già alla fine degli anni ’90 da Luciano Donadio, 53enne di Giugliano e residente ad Eraclea, Raffaele Buonanno, 60enne di San Cipriano d’Aversa domiciliato a Casal di Principe ed Eraclea, Antonio Buonanno, 57enne di San Cipriano d’Aversa e residente a Casal di Principe. Con gli ‘organizzatori c’era poi un folto gruppo di persone originarie di Casal di Principe e dell’agro aversano, tra cui Antonio Puoti, Antonio Pacifico, Antonio Basile, Giuseppe Puoti, Nunzio Confuorto, poi implementata da altri soggetti campani e non come Girolamo Arena, Raffaele Celardo, Christian Sgnaolin.
I ruoli e le parentele con Bidognetti
Leader del gruppo camorristico erano Luciano Donadio e Raffaele Buonanno, quest’ultimo imparentato tramite la moglie con esponenti di vertice dai clan Bianco e di Francesco Bidognetti, ‘cicciotto e mezzanotte’. Il clan, come emerge dall’inchiesta, si era insediato nel Veneto orientale rilevando il controllo del territorio dagli ultimi epigoni locali della “mafia de Brenta”, con i quali sono stati comprovati i contatti.
Il controllo di edilizia e ristorazione
Dall’indagine risulta inoltre come, con violenza e minacce, il clan agiva per conquistare il controllo delle attività economiche, in particolare nel ramo dell’edilizia e della ristorazione, oltre ad imporre ai sodalizi criminali limitrofi un ‘aggio’ per il narcotraffico e lo sfruttamento della prostituzione. L’organizzazione sgominata ha operato inizialmente soprattutto nel settore dell’edilizia, dedicandosi all’usura e alle estorsioni, specializzandosi poi nel settore delle riscossioni crediti per conto di imprenditori locali.
I soldi per le ‘famiglie’ di Casal di Principe
Una quota dei profitti del gruppo camorristico era poi destinata a sostenere finanziariamente i carcerati di alcune storiche famiglie di Casal di Principe, cui l’organizzazione era legata e della quale costituiva il gruppo criminale referente per il Veneto orientale.
Armi, truffe e false fatture
Per affermare l’egemonia sul territorio il gruppo camorristico ha fatto largo uso di armi da guerra, utilizzate per compiere attentati intimidatori anche ai danni di ditte concorrenti. Nel corso dell’indagine sono state sventate anche alcune rapine commesse dal sodalizio criminale: in una di queste, in provincia di Treviso, alcuni membri del gruppo erano stati anche tratti in arresto. Nel tempo l’organizzazione si era poi finanziata anche con la produzione di false fatture per milioni di euro grazie ad una fitta rete di aziende intestate a prestanome, oltre a compiere truffe all’Inps attraverso false assunzioni allo scopo di lucrare indebitamente l’indennità di disoccupazione per 700mila euro.
Il direttore di banca complice
In carcere è finito anche Denis Poles, direttore di un istituto di credito di Jesolo, complice come il suo predecessore (indagato a piede libero) in quanto consentiva al gruppo criminale di operare su conti societari senza averne il titolo, concordando con loro l’interposizione di prestanome e omettendo di segnalare operazioni sospette.
L’agente di polizia arrestato
Nell’indagine è coinvolto anche un agente della Polizia di Stato, Moreno Pasqual, accusato di aver fornito informazioni riservate ai malavitosi sulle indagini nei loro confronti. Il tutto avveniva tramite un accesso illecito alle banche dati della polizia.
Chi è Bidognetti.Nato nel 1951 a Casal di Principe, soprannominato Cicciotto ‘e Mezzanotte, viene arrestato il 18 dicembre 1993 e recluso sotto il regime del 41 bis. Nel clan le sue attività criminali convergevano principalmente sullo smaltimento illegale dei rifiuti urbani, industriali e tossici, attività per cui è noto alla magistratura già all’inizio degli anni novanta. Negli anni novanta ordina l’assassinio del medico Gennaro Falco, colpevole di non aver diagnosticato in tempo una neoplasia alla prima moglie, Teresa Tamburrino. Per l’omicidio del medico qualche anno dopo viene accusato uno dei figli di Francesco Bidognetti, Raffaele, per questo arrestato.La compagna, Anna Carrino, fu arrestata nel 2007 con l’accusa di fare da tramite tra il marito recluso e il clan recapitando pizzini. Grazie alle sue rivelazioni, nell’aprile del 2008, vengono emesse 52 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti affiliati al clan tra cui il figlio Raffaele. Il clan per ritorsione ferisce in un agguato la nipote anche se si presume che l’obiettivo fosse la madre della ragazza, sorella della Carrino.La sua amante, Angela Barra, egemone nel territorio di Teverola, curava le alleanze politiche ed economiche del clan.n nuovo provvedimento di custodia viene emesso dalla Dia di Napoli l’11 dicembre 2012 con l’accusa di disastro ambientale. Bidognetti avrebbe avvelenato falde acquifere per favorire il clan dei Casalesi.

Gustavo Gentile


Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2019 - 15:23

Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

Incendio sotto Palazzo Genovese a Salerno, il sindaco: “Atto doloso”

Un grave incendio ha danneggiato gravemente Palazzo Genovese e alcuni edifici vicini, nella notte tra… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 13:28

Sorteggio Nations League, l’Italia ai quarti di finale sfiderà la Germania

L'Italia affronterà la Germania nei quarti di finale della Nations League. È quanto emerso dal… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 13:21

Scarcerato Mario Romano, il ras del narcotraffico tra Benevento, Napoli e Caserta

Un colpo di scena che scuote gli equilibri del narcotraffico campano: Mario Romano, noto trafficante… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 13:14

Silvia Gallerano in scena con Svelarsi, una serata evento per sole donne al Teatro Nuovo di Napoli

Una serata intensa attende il Teatro Nuovo di Napoli martedì 26 novembre 2024, con "Svelarsi",… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 13:07

A scuola di Pino Daniele: ora anche online. Prima lezione gratuita con il maestro Mario Romano

Per gli amanti della musica del celebre cantautore partenopeo Pino Daniele, ripartono le lezioni di… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 13:00

Il soprano Monica De Rosa McKay si esibisce alla Domus Ars di Napoli

La rassegna musicale "Tutta un’altra musica", promossa dalla Fondazione Il Canto di Virgilio, continua a… Leggi tutto

22 Novembre 2024 - 12:30