“E’ importante abbassare i toni e recuperare un dialogo improntato al rispetto reciproco”. Commenta cosi’ il nuovo scontro tra l’Associazione nazionale magistrati e il ministro dell’Interno Matteo Salvini sul tema della legittima difesa Antonello Racanelli, segretario di Magistratura Indipendente, la corrente piu’ moderata dei giudici, che proprio qualche giorno fa aveva preso le distanze dal sindacato delle toghe per un comunicato molto critico proprio nei confronti del titolare del Viminale. “Ognuno faccia il suo mestiere: il Parlamento sia libero di fare le scelte legislative ad esso costituzionalmente riservate ed i magistrati dovranno applicare le leggi che saranno approvate valutando, ove ne ricorressero i presupposti, eventuali questioni di legittimita’ costituzionale. Ai magistrati spetta certamente la possibilita’ di formulare valutazioni tecniche ma non possono certamente dire se una riforma si deve o non si deve fare”, sottolinea Racanelli, che pero’ non esclude che stavolta ci sia stato un equivoco.
Articolo pubblicato il giorno 27 Febbraio 2019 - 14:53