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Fu uccisa dall’ex, danno iniquo per la morte di Maria Mennella impugnata la sentenza in sede civile

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Un risarcimento troppo esiguo quello addebitato ad Antonio Ascione il pizzaiolo di Torre del Greco che il 23 luglio del 2017 uccise l’ex moglie, Maria Archetta Mennella, a Musile di Piave nel veneziano. L’avvocato dei familiari della vittima ha chiesto di parificare l’entità del risarcimento a quello previsto per i familiari delle vittime di un incidente stradale. Antonio Ascione, condannato per omicidio a vent’anni di reclusione (trenta scontati di un terzo per effetto della scelta del rito abbreviato) lo scorso 4 ottobre dal Tribunale di Venezia è stato condannato anche al risarcimento dei danni e indicato una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro per i figli, 30mila per la mamma e 20mila per le sorelle e il fratello. L’avvocato Alberto Berardi del Foro di Padova, che assiste i familiari della vittima con la collaborazione di Studio 3A, ha impugnato in sede civile la sentenza di condanna dell’assassino ed ha chiesto di equiparare il risarcimento a quello previsto per i familiari delle vittime di incidenti stradali.


Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2019 - 16:18

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