L’esperienza di governo, le lacerazioni della sinistra, il Paese che non riesce a fare le riforme. Saranno alcuni dei temi del dibattito che animerà la presentazione del volume “Ho imparato” (Il Mulino Editore) dell’ex presidente del Consiglio, Enrico Letta. L’appuntamento per la presentazione napoletana del libro è fissato per lunedì 4 Febbraio alle ore 16 presso la Biblioteca Pagliara dell’Università Suor Orsola Benincasa, che da quasi dieci anni è sede di una “Scuola di Alti Studi Politici”, che nel 2015 ha chiuso il suo anno accademico con l’intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E il tema della formazione alla cultura politica dei giovani sarà sicuramente uno degli argomenti del dibattito visto il nuovo percorso ‘accademico’ intrapreso da Enrico Letta, che nel 2015, dopo le dimissioni dalla Camera dei Deputati, è andato a dirigere la Scuola di Affari Internazionali dell’Università Sciences Po di Parigi ed ha fondato, in Italia, due istituzioni no-profit, la Scuola di Politiche e l’Associazione Italia-Asean. Al Suor Orsola con Enrico Letta si confronteranno il Rettore, Lucio d’Alessandro, la preside della Facoltà di Lettere, Emma Giammattei, e Francesca Russo, professore associato di Storia delle Dottrine politiche e direttore dell’Ufficio Erasmus dell’Ateneo Napoletano. “La strada che ha preso l’Italia non mi piace. Vorrei che si cambiasse direzione e in questo libro provo a elaborare idee e lanciare proposte concrete per interrompere una sequenza fatta di errori e illusioni, tra sovranismi e rottamazioni, che ha portato a un’Italia sempre più ripiegata su se stessa”. Così Enrico Letta spiega gli obiettivi di un volume che affronta i temi dell’immigrazione, del declino economico e culturale, della sostenibilità ambientale e del ruolo dell’Italia in Europa. Poco più di 20 anni fa, nel 1998, Enrico Letta a soli 32 anni (risultando all’epoca il Ministro più giovane della Storia dell’Italia repubblicana) aveva iniziato la sua prima esperienza di governo al Dicastero delle Politiche comunitarie con D’Alema premier. Oggi le riflessioni del suo libro, dopo lunghi anni di esperienza nel Parlamento italiano ed europeo, propongono tre convinzioni come sintesi del suo pensiero. “La prima è che per superare questo presente bisogna innanzitutto capire come ci si è arrivati. La seconda è che si deve superarlo andando avanti e non indietro. La terza, la più importante, è che non c’è niente di più bello che imparare”.
Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2019 - 16:31