Un inestetismo che riguarda molte donne e che dipende da un’alterazione del tessuto sottocutaneo carico di cellule adipose tra le quali si accumulano liquidi che faticano a essere eliminati a causa di una non efficiente circolazione venosa e linfatica: si tratta della cellulite.
Questo, oltre ad essere un inestetismo tra i più odiati dalle donne di tutto il mondo, è anche un vero e proprio disturbo che, in molti casi, può creare non pochi problemi. Cerchiamo di fare un po di chiarezza sull’argomento e di andare a capire quali sono i consigli degli esperti per limitarne i danni.
I 3 stadi della cellulite
Al I stadio abbiamo la cellulite edematosa con una stasi visibile di liquidi. Nella cellulite fibrosa (II stadio) compare l’effetto “a buccia d’arancia” e se la cellulite è sclerotica (III) il tessuto cutaneo è duro e presenta macronoduli dolenti al tatto che conferiscono un profilo irregolare al tessuto stesso.
La causa principale di questo inestetismo è la ritenzione idrica, che si può combattere con uno stile di vita sano. Vediamo cosa consigliano i nutrizionisti e gli esperti.
Combattere la cellulite a tavola
La cellulite è contraddistinta da un eccesso di tessuto adiposo e da ritenzione idrica locale e il sale è un grande ritentore d’acqua. Si consiglia, quindi, di farne un uso oculato, non solo limitandone l’aggiunta nei condimenti e nei procedimenti culinari ma anche prestando attenzione agli alimenti che già ne contengono. Sono da evitare i formaggi stagionati, le carni in scatola e gli alimenti conservati. Stesso discorso per gli zuccheri semplici: lasciate stare i dolci o limitatevi a un consumo occasionale. Inoltre, bevete molto, anche fuori pasto.
Praticare attività fisica: quale?
L’esercizio fisico fa bene ed è utile a tante cose e la lotta alla cellulite non fa eccezione. L’attività fisica deve essere regolare, da svolgere almeno tre volte a settimana. Aiuta a consumare il tessuto adiposo in eccesso che si è accumulato in quelle zone dove tende ad accumularsi. Consigliate sono le lunghe camminate a passo veloce, le lezioni di aerobica e sport come andare in bicicletta o sulla cyclette o il nuoto.
È preferibile non correre perché l’impatto forte e ripetuto col terreno crea microlacerazioni alle membrane delle cellule adipose e con il tempo la situazione può peggiorare. Un’intensa attività fisica, poi, conduce a produrre acido lattico e la formazione di tossine muscolari non fa bene all’ossigenazione dei tessuti e alla circolazione. Evitare, quindi, anche lo spinning che non agevola, tra l’altro, la circolazione nei glutei.
La medicina e la chirurgia estetica
I principali trattamenti di medicina estetica anticellulite sono la carbossiterapia, che mira ad aumentare l’apporto di ossigeno nei tessuti e ad agevolare una maggiore irrorazione cutanea mediante la somministrazione sottocutanea e intradermica di anidride carbonica; la mesoterapia prevede una serie di micro-iniezioni nel derma e lo Smooth Shape si compone di due laser, un massaggio meccanico più un effetto “vacuum” di scollamento dei tessuti.
Il trattamento di chirurgia estetica più diffuso è la liposuzione, con la quale si asportano i pannicoli adiposi sotto anestesia. Meno invasiva è la mini-liposuzione o liposcultura, adatta alle persone magre che vogliono modellare il corpo. Tratta aree più limitate e prevede l’anestesia locale.
Se ci si sottopone a degli interventi chirurgici, i risultati si palesano dopo un mese dall’operazione. Con i trattamenti di medicina estetica, gli effetti sono più immediati e sono visibili, infatti, dalla terza o quarta seduta.
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