Salerno. Avevano duplicato i biglietti dei treni delle tratte Sarno-Salerno e Caserta-Salerno per raddoppiare i propri guadagni. Il meccanismo ‘ingegnoso’ e nuovo è stato scoperto dagli agenti della Polfer della Campania che da alcuni giorni ricevevano segnalazioni per biglietti irregolari, sui treni regionali della tratta ferroviaria Sarno Salerno. Tutti i biglietti risultavano essere stati venduti in una rivendita della zona. In effetti si trattava di ticket che da un controllo visivo apparivano autentici, ma che, sottoposti a scansione mediante tablet aziendale in dotazione al personale ferroviario, risultavano precedentemente validati ed utilizzati su convogli diversi, quindi in sostanza dei duplicati autentici. Nella mattinata del 30 gennaio, nella Stazione di Salerno, personale di Protezione Aziendale del Gruppo FS ha segnalato agli agenti della Polizia Ferroviaria che nel corso dell’attività di controllo a bordo di un treno regionale Caserta – Salerno erano stati controllati alcuni biglietti che all’atto della verifica elettronica risultavano già essere stati utilizzati e convalidati su altri convogli. Gli operatori di polizia hanno proceduto al sequestro dei biglietti “irregolari” ed hanno sentito i viaggiatori che ne erano stati trovati in possesso, i quali hanno riferito di aver regolarmente effettuato l’acquisto presso lo stesso negozio. Il personale della Polfer ha raggiunto quindi l’esercizio commerciale e nel corso della perquisizione ha rinvenuto diversi titoli di viaggio stampati, analogamente a quelli segnalati, nella serata precedente, e pronti per essere venduti. I tecnici delle ferrovie, giunti sul posto, ne hanno verificato l’autenticità, accertando al contempo, che alcuni di essi risultavano già essere stati convalidati ed utilizzati a bordo di un treno, sebbene fossero ancora in vendita presso quel negozio.
Il meccanismo truffaldino consisteva nello stampare due copie autentiche di ogni biglietto, vendendole entrambe. La duplicazione dei biglietti garantiva ai gestori della rivendita un incasso parziale relativo alla vendita del primo biglietto convalidato, secondo la percentuale prevista dal contratto con Trenitalia, e l’incasso totale fraudolento dell’ulteriore copia che, sebbene autentica, risultava inutilizzabile e quindi falsa. Il trucco messo in atto dai gestori ha garantito loro incassi a nero in danno di Trenitalia e degli ignari clienti vittime del raggiro.
Per questo motivo i due autori dei “falsi autentici
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