I carabinieri di Somma Vesuviana, su richiesta della Dda, hanno stretto le manette ai polsi di due persone con l’accusa di estorsione e rapina aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di Luigi ed Enrico Mirra. La vittima è un commerciante della zona. L’indagine è partita proprio dalla denuncia di quest’ultimo, piccolo imprenditore locale oggetto di intimidazioni e violenze, culminate con l’aggressione fisica. I due si sono presentati come appartenenti al gruppo camorristico di coloro che “stanno a Somma”, per costringerlo a consegnare denaro. Le indagini hanno trovato conferma anche nelle immagini acquisite da sistemi di videosorveglianza installati nel luogo dove si era svolta parte dell’aggressione. La misura cautelare segue altri provvedimenti giudiziari recenti che hanno perseguito, anche attraverso dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le attività camorristiche sui territori di Somma Vesuviana e delle zone limitrofe.
Le dinamiche criminali hanno visto conflitti fra gruppi contrapposti e hanno tra l’altro riguardato uno degli odierni indagati, Enrico Mirra, recentemente destinatario di una misura cautelare per tentato omicidio nei confronti di Antonio Amato.
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