Ancora alta tensione in un carcere della Campania. La denuncia è della Segreteria nazionale campana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Ricostruisce i fatti accaduti il Segretario Nazionale SAPPE della Campania Emilio Fattorello: “Continuano le condizioni di forte criticità all’interno delle carceri campane, dove sono costanti e continui eventi fortemente pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza interna degli Istituti e per l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria. Ultimo, in ordine di tempo, quel che è accaduto nella Casa Circondariale di Ariano Irpino. Questa mattina un detenuto di origini napoletane, definitivo con fine pena al 2021 per reati comuni e ristretto alla Prima Sezione del Reparto Vecchio, si è reso responsabile di una violenta aggressione nei confronti dell’Assistente di Polizia Penitenziaria preposto alla Sezione. Il detenuto in questione prima si rifiutava di rientrare in cella poi passava a vie di fatto colpendo il collega con violenti pugni e calci: non contento, sradicava un estintore e con lo stesso colpiva il poliziotto. Nel tafferuglio rimanevano contusi altri agenti”.
In particolare, sottolinea Fattorello, “il poliziotto vittima dell’aggressione, dopo la visita nella infermeria del carcere, veniva inviato a mezzo autombulanza presso l’Ospedale Civile cittadino per le lesioni subite. Altri due colleghi refertati in Istituto venivano sospesi dal servizio. Nell’Istituto Penitenziario di Ariano Irpino non è la prima volta che la Polizia Penitenziaria subisce violenze da parte dei detenuti che la fanno sempre più da padrone. Sono tante le denunce sollevate dal SAPPE e dallo stesso personale vittima di violenza si ricorda una per tutte la rivolta ed il sequestro di agenti del 13 giugno 2018 che vide l’intervento di altre Forze dell’Ordine, del Procuratore della Repubblica competente, del Provveditore e Capo del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria, ma tutto si è dissolto nell’oblio. Il personale di Polizia Penitenziaria ha continuato e continua ad essere oggetto di insulti e violenze da parte dei detenuti. Basti pensare che il collega oggi vittima della vile e violenta aggressione è stato già aggredito e ferito in una vera e propria spedizione punitiva all’interno dell’istituto dei ristretti in data 12/06/2018. Gli eventi critici che si susseguono e la cattiva gestione delle risorse umane del Corpo della Polizia Penitenziaria sono state al centro di azioni di protesta del SAPPE che in più occasioni è sceso in piazza con conferenze stampa e comunicati con il Ricorso anche alla Commissione Arbitrale Regionale, Organismo di controllo e garanzia della stessa Amministrazione che ha emesso precise prescrizioni alla Direzione. Purtroppo, nulla di nuovo sotto al sole, le criticità continuano il personale lamenta carenza nella azione direttiva e del comando del reparto di una struttura che ha una popolazione detenuta che ha superato le 300 unità. Esubero di lavoro straordinario reso ed anche non retribuito, mancata programmazione dei servizi, aumento mole di lavoro con accorpamenti posti di servizio, assenza mobilità interna e pari opportunità spettante ai poliziotti, fatiscenza struttura ed assenza strumenti a garanzia dell’ordine e sicurezza, locali caserma ormai inagibili ecc. Il Sappe recependo è condividendo il grido di protesta proveniente dalle donne ed uomini della Polizia Penitenziaria di Ariano Irpino,in considerazione dell’assenza a tutti i livelli delle Autorità competenti ad intervenire, dichiara lo stato di agitazione e preannuncia azioni di protesta anche eclatanti per portare e sensibilizzare l’opinione pubblica sul emergenziale momento che si vive presso la Casa Circondariale di Ariano”.
Solidarietà ai poliziotti penitenziari aggrediti e sostegno alla protesta del SAPPE della Campania la esprime Donato Capece, segretario generale del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria. “Ogni giorno arrivano dagli Istituti di pena della Campania inquietanti resoconti rispetto ai continui eventi critici che si verificano. Rinnovo il mio appello al Ministro della Giustizia Bonafede perché riservi una particolare attenzione per la risoluzione delle criticità penitenziarie della Campania”. Il SAPPE torna a chiedere l’intervento del Ministro della Giustizia per affrontare la questione penitenziaria, in particolare quella della Campania che per il SAPPE rimane un’emergenza: “Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto, sono decuplicati eventi gli eventi critici in carcere”, conclude.
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