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Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, annuncia un referendum per la città di Napoli. Lo fa su Facebook, di lunedì, come sua abitudine per gli annunci. “Nel contratto di governo che cementifica l’alleanza politica tra M5S e Lega (Nord-Indipendenza per la Padania) vi e’ l’autonomia differenziata delle Regioni. Sono già d’accordo per concedere soldi e poteri alla Lombardia e al Veneto alle quali si sta unendo anche l’Emilia Romagna a guida PD (della serie quando la fotocopia vuole inseguire l’originale senza capire che sara’ l’originale a vincere, ossia la Lega). Quindi il M5S a Palazzo Chigi e in Parlamento ha già tradito l’onda di quel voto per il cambiamento che porto’ al trionfo del movimento nel mezzogiorno d’Italia”, apre il ragionamento l’ex pm. “Dicevate mai con la Lega ed ora volete anche svendere il Sud a Salvini ! Il Governo sta minando l’unita’ nazionale per come sancita nella Costituzione nata dalla Resistenza. Noi non ci limitiamo a denunciare questa vergogna politica e istituzionale che conduce, a esempio, a regionalizzare l’istruzione e realizzare la secessione dei ricchi dando potere assoluto alla politica, e non ai cittadini e alle città, che siede nelle lussuose poltrone delle Regioni beneficiarie. Noi rilanciamo con la sfida dell’autonomia dei popoli. Voi volete l’autonomia differenziata e noi da Napoli chiediamo l’autonomia totale”, continua.
“Siamo l’unica città in Italia che ha adottato la delibera Napoli Città autonoma – elenca de Magistris – resistiamo senza soldi all’attacco del Sistema Politico/Criminale, da soli con l’autodeterminazione della nostra città e del nostro popolo stiamo riscattando Napoli con la cultura ed e’ in atto una rinascita senza precedenti, a breve entrerà a regime la criptomoneta partenopea, stiamo lavorando per la delibera finale di cancellazione del debito storico illegittimo che deriva da due commissariamenti di Stato, di cui siamo vittime e chiederemo di essere risarciti, il terremoto del 1980 e l’emergenza rifiuti prima che arrivassimo noi a bonificare dai rifiuti materiali e da quelli politici”. Poi la novità: “Ebbene, a questo punto, visto che avete abusato della nostra proverbiale pazienza, faremo, entro quest’anno, un referendum per la totale autonomia della Città di Napoli: avremo cosi’ piu’ risorse economiche, meno vincoli finanziari, più ricchezza, più sviluppo, meno disuguaglianze. Successivamente proveremo a realizzare, se lo vorranno anche le altre popolazioni del Sud, un referendum per l’autonomia differenziata dell’intero mezzogiorno d’Italia. Altro che zavorra del Paese, dimostreremo con orgoglio e passione, che siamo e saremo, con le nostre risorse umane e territoriali, il motore per un’Italia più coesa, più giusta e con minori disuguaglianze”. “Noi non siamo contro i popoli della Lombardia e del Veneto che hanno votato per l’autonomia – ribadisce il primo cittadino partenopeo – siamo anche noi per l’autonomia. Noi siamo per sconfiggere quei politici che hanno fondato la loro fortuna personale sull’odio e sul razzismo: quelli che hanno disprezzo per i meridionali (come Salvini ed il Ministro dell’ignoranza), quelli che hanno oltraggiato ed ostacolato i lavoratori meridionali al Nord, quelli che dicevano di non affittare ai terroni, quelli che offendendo si arricchiscono grazie a noi meridionali. Quelli che oggi se la pigliano non più solo con i meridionali ma con gli stranieri dalla pelle nera. E’ finita la pacchia per voi politici antimeridionali”. Come De Luca, poi, ammicca ai moti risorgimentali: “Sentirete sul collo il fiato della riscossa dei Sud. Noi al Sud dopo anni di ingiustizie, discriminazioni, depredazioni e saccheggi delle nostre risorse, umane, naturali e materiali, ci stiamo riscattando raggiungendo risultati incredibili ed abbiamo tutto da guadagnare con l’autonomia totale. Autonomia per un’Italia unita, non contro come fate voi. Del resto Napoli e’ stata nella Storia Capitale e Repubblica. Siamo pronti per l’attacco ! Da noi, vinta la sfida, regnerà l’umanità, la giustizia sociale, la felicita’. Voi governate con il rancore, noi governeremo con la fratellanza. Il Governo più nero, altro che giallo-verde, della Repubblica sara’ travolto dalla ribellione pacifica per le autonomie del sole che i popoli del mezzogiorno guideranno, in prima linea, per un’Italia unita e coesa che valorizza tutte le autonomie e le differenze. Costruiremo con i popoli e con il diritto l’Italia dei popoli e delle città, dei territori e dei beni comuni, contro l’Italia dei politicanti, degli affaristi, dei corrotti e dei mafiosi”.
Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2019 - 13:01