La tecnologia è parte integrante della nostra vita e gli smartphone sono diventati tra i dispositivi più venduti e diffusi. Molti, per controtendenza, cercano di sfuggire alla trappola del cerchio tecnologico utilizzando modelli datati o obsoleti.
Nonostante ciò, ogni anno sono tantissimi i modelli all’ultimo grido lanciati sul mercato e accaparrarseli non è certo facile, sia perché il cellulare comprato l’anno prima è ancora valido e non ha grosse differenze in confronto all’ultimo uscito, sia perché i nuovi modelli hanno sempre prezzi troppo fuori misura.
Il mercato dell’usato ha inglobato anche il settore dei mobile device e può essere una valida opzione per chi desidera questi telefoni o semplicemente cerca un buon rapporto qualità-prezzo senza dover alleggerire troppo il proprio portafogli.
Il rischio di truffe o malfunzionamenti quando si ha a che fare con l’elettronica di seconda mano esiste sempre, ma è possibile evitare problemi, con le dovute accortezze.
Differenze tra usato, rigenerato e ricondizionato
Generalmente, gli smartphone di seconda mano possono essere classificati nel seguente modo:
I “ricondizionati” sono invece tutti quei dispositivi ai quali è stata apportata una modifica nelle componenti eccetto che nella scheda madre: in questo modo il prodotto si presenta nuovo, spesso venduto anche con scatola sigillata con accessori a corredo.
I dispositivi rigenerati e ricondizionati sono poi messi in vendita tramite le grandi catene o i negozi a prezzi più bassi del loro corrispettivo nuovo, ma senza pregiudicarne la qualità né tanto meno la garanzia, la quale prevede una durata di almeno un anno fino anche a due anni, in alcuni casi.
Come scegliere un telefono di seconda mano
Se si è decisi all’acquisto di uno smartphone di seconda mano, è preferibile rivolgersi ai punti vendita o siti e-commerce che offrono ricondizionati e rigenerati: i primi offrono un prodotto prestante e privo di difetti con una sua garanzia e, per qualunque problema, si saprà subito a chi rivolgersi; i secondi, in particolare i grandi e-store, permettono la restituzione dell’oggetto entro un certo lasso di tempo dalla consegna dell’articolo e un rimborso totale (o parziale) della spesa sostenuta.
Si consiglia di acquistare, comunque, da fonti affidabili così come da negozi fisici esperti e professionali pronti ad aiutare in caso di inconvenienti.
Per quanto riguarda le offerte di telefoni usati, bisogna essere più cauti e consapevoli di quali possano essere le insidie che si celano dietro un buon prezzo. Per trovare l’offerta giusta, basta esplorare i vari siti di compra-vendita o i gruppi e pagine presenti sui social media su cui gli utenti propongono i loro oggetti.
Un acquisto incauto può nascondere diversi problemi secondo i casi: malfunzionamenti hardware e/o software; copie contraffatte, uguali nell’estetica agli originali ma con un sistema operativo datato o completamente diverso (iPhone con OS Android); telefoni rubati o vincolati a contratti di rateizzazione degli operatori telefonici, con conseguente blocco dello smartphone post-acquisto dopo un breve periodo di illusorio funzionamento.
Se ci si mette in contatto con un privato, è necessario richiedere sempre delle foto e, se fosse il caso, anche dei video che testimonino il corretto funzionamento del cellulare; inoltre, se possibile, è consigliabile acquistare solo oggetti ispezionabili di persona e quindi venduti nelle vicinanze.
In caso ci si voglia rincuorare sulla dubbia provenienza del telefono, è possibile risalire al codice IMEI e controllare sui vari siti database se il dispositivo è stato rubato o presenta una denuncia di smarrimento o furto.
Per controllare il corretto funzionamento della parte hardware, esistono particolari applicazioni in grado di rilevare difetti o eventuali problemi per scoprire così l’integrità della CPU e della memoria.
Una scelta green
Acquistare un telefono di seconda mano (anche il più recente iPhone 8 Plus rigenerato) aiuterà a fare la propria parte contro l’eccessivo spreco ed esubero di apparecchiature elettriche e tecnologiche. La crescita della produzione di materiale informatico ed elettronico ha causato negli ultimi anni un aumento dei RAEE, acronimo per “rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche”, di difficile smaltimento. Acquistando un usato si contribuirà alla protezione dell’ambiente.
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