Porte chiuse alla redazione de La Città. E’ la scena che si sono trovati davanti i giornalisti del quotidiano salernitano che questa mattina erano tornati al lavoro dopo gli ulteriori cinque giorni di scioperi indetti in seguito ai 4 licenziamenti decisi dalla proprietà. “Stamattina siamo arrivati al giornale – spiega Piero Delle Cave, componente del Cdr – e abbiamo trovato le porte chiuse. Dalla segreteria hanno fatto trapelare che era in corso un consiglio di amministrazione, ma in un altro luogo rispetto alla sede della redazione. Non capiamo, quindi, cosa stia succedendo. E’ una situazione molto strana. Ho informato la Prefettura di Salerno, che sta seguendo la vicenda, e anche i nostri sindacati. Non ci era arrivata alcuna comunicazione di questa decisione inattesa e inspiegabile”. “Rinnovo la mia vicinanza e solidarietà ai giornalisti del quotidiano La Città. Seppure ci possano essere vertenze sindacali in atto, questi non sono certo i modi per risolverle. Parliamo di una testata autorevole, voce puntuale di un territorio che non può e non deve morire. Non entro nella logica imprenditoriale, ma reputo questo atto incomprensibile e violento che fa giustizia sommaria di quelle che sono le indiscusse professionalità presenti nella redazione. Resto basito. Mi augurio si possa trovare un punto di incontro. Le questioni sindacali si devono trattare con lealtà, umanità e rispetto dei lavoratori”. Il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, ha cosi’ commentato la situazione che i giornalisti del quotidiano salernitano si sono trovati davanti stamane, quando – una volta rientrati al lavoro dopo ulteriori cinque giorni di sciopero, hanno trovato le porte della sede del giornale chiuse. “Andremo avanti – dicono i componenti del CdR del giornale – per avere giustizia. Abbiamo allertato il 112 e stiamo attendendo una pattuglia che arrivera’ sotto la redazione. Tramite il sindacato regionale Sugc abbiamo fatto recapitare una comunicazione all’azienda con la richiesta di avere indicazione sull’odierna giornata lavorativa, in quanto non ci hanno fatto accedere ai luoghi di lavoro”.
Articolo pubblicato il giorno 12 Febbraio 2019 - 14:11