Certificati falsi al killer Setola: 5 relazioni nel mirino. Gli attestati della direzione sanitaria del carcere finiscono in Procura. La cecità del killer dei Casalesi Giuseppe Setola finisce nuovamente in Procura. E’ quanto ha disposto la seconda sezione penale (collegio B) presieduta dal giudice Loredana Di Girolamo a margine della sentenza con cui sono stati condannati Setola, difeso dall’avvocato Paolo Di Furia, ed l’oculista Aldo Fronterré, difeso dall’avvocato Pasquale Coppola, che attestò falsamente l’incompatibilità del boss stragista con il carcere consentendogli il trasferimento presso la clinica Maugeri di Pavia da cui Setola scappò dando inizio alla scia di morte del 2008.
Ed ora nel mirino della magistratura è finito il diario clinico di Setola ed in particolare le certificazioni redatte dalla direzione sanitaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti 5 accertamenti oculistici (del 2 novembre 2004, del 5 maggio 2005, 18 aprile 2006, 30 maggio 2006 e 30 ottobre 2006) per i quali i giudici hanno dichiarato la falsità parziale e disposto la cancellazione nelle parti riguardanti l’occhio destro e la trasmissione degli atti al pm per le valutazioni del caso. Nella sentenza i giudici hanno anche cancellato la perizia attestante la “cecità parziale” redatta da Fronterrè e depositata nel febbraio 2011 in Corte d’Assise nel corso del processo per la strage di Castel Volturno.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 19 Febbraio 2019 - 08:48