Castellammare di Stabia. E’ stata aperta un’inchiesta sulla morte della 28enne Lucia Balzano che ieri notte è morta all’ospedale San Leonardo. La donna di San Giorgio a Cremano, ma residente a a Scafati anche se originaria di Torre del Greco, da una decina di giorni aveva partorito suo figlio. Secondo una prima ipotesi ad ucciderla sarebbe stata una sepsi infettiva, presumibilmente da meningococco. Febbre, dolori alla testa e al ventre. Dolori che sono stati associati al parto cesareo cui si era sottoposta Lucia per partorire suoi figlio che è ricoverato per accertamenti all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon. Quella febbre, evidentemente, non era riconducibile al post parto ma era il segnale di un’infezione in corso, una sepsi come trapela dall’ASL. Arrivata in ospedale, accompagnata dai familiari, dopo alcuni minuti lamentava dolori alla nuca e al basso ventre. Dopo un primo consulto medico è stata prospettata l’ipotesi meningite facendo scattare la profilassi. La donna è stata isolata ed è scattata la profilassi tra gli operatori e per i familiari che hanno avuto contatto con la 28enne. Si è anche pensato il trasferimento all’ospedale per le malattie infettive Cotugno ma le condizioni sono subito precipitate. Il marito e il padre della donna hanno presentato denuncia alla Procura di Torre Annunziata che ha dato mandato ai carabinieri di Castellammare di Stabia di sequestrare il corpo della donna e raccogliere le cartelle cliniche del ricovero a Castellammare e del ricovero all’ospedale di Torre del Greco oltre alla clinica privata dove la donna ha partorito. Al momento nessun medico è iscritto nel registro degli indagati, con molta probabilità saranno raggiunti nei prossimi giorni, quale atto dovuto, da un avviso di garanzia il medico di base, il ginecologo e tutti i medici che hanno assistito Lucia nelle cliniche in cui è stata curata. La notizia della morte ha destato non poca preoccupazione soprattutto tra gli altri pazienti presenti nello stesso reparto dove era stata ricoverata la donna. tanto da indurre la direzione dell’Asl Napoli 3 Sud a chiarire che “Pur comprendendo lo stato di preoccupazione creato da questo drammatico evento, si chiarisce che al momento non esiste una situazione di allarme o di emergenza”. L’Asl fa quindi sapere che “monitorerà costantemente i risultati della sorveglianza per l’adozione di eventuali misure supplementari”. E a proposito della morte della donna è stato spiegato che “sono stati messi in atto con grande tempestività tutti gli interventi previsti in questi casi da parte dei sanitari intervenuti (medici d’urgenza, rianimatori, infermieri)”. In ogni caso, il Dipartimento di prevenzione Asl Napoli 3 Sud si è subito attivato “per effettuare l’indagine epidemiologica per valutare se sono necessarie le misure di sorveglianza e profilassi previste”.
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