“Finalmente me ne vado da questa casa”: sono queste le parole che nella tarda mattinata di domenica Noemi, ha detto all’infermiera che l’abbraccia e la carica nell’ambulanza per portarla in ospedale. Noemi, otto anni e il fratellino Giuseppe sono state massacrate di botte nella loro casa di Cardito da Tony ‘il diavolo’, il compagno della mamma. Lei non sa che il suo fratellino, che era stato adagiato sul divano di casa dalla mamma, era già morto da qualche ora perchè nessuno gli aveva prestato soccorsi. L’allarme al 118 è stato dato solo più di due ore dopo, quando nella casa di via Marconi a Cardito sono arrivati i familiari del giovane. A telefonare è stato il fratello, che ha spiegato: “I bambini hanno avuto un incidente”. Questi particolari raccapriccianti sono contenuti nell’ordinanza cautelare emessa dal gip di Napoli Nord Antonino Santoro a carico di Tony Brade accusato di di omicidio aggravata e tentato omicidio. È un’ordinanza dalla quale si evince tutto l’orrore di quella giornata tragica. “Sono una persona un po’ nervosa – ha spiegato Tony – mi dispiace per quello che è successo, volevo bene a Giuseppe. Penso di aver perso il controllo. Forse questa volta ho esagerato. Non mi facevano dormire. Domenica ho perso il controllo quando mi sono accorto che, giocando, avevano rotto le sponde del letto da poco comprato”. Tony ha anche spiegato che andava spesso su tutte le furie perché i bambini erano troppo vivaci. Valentina Casa, la 30enne originaria di Massa Lubrense e mamma dei tre bambini avuti nel precedente matrimonio con Fabrizio Dorice di Pompei (lo ha raccontato lei stessa, lo ha confermato il compagno, scrive il gip) ha provato a bloccare la furia di Tony, ma lui l’ha aggredita.”Ci ho provato – racconta – ma lui mi ha dato un morso sulla spalla e mi tirava i capelli. Ho tentato di farlo smettere, ma picchiava anche me”, e spiega di aver messo in salvo la figlioletta più piccola, 4 anni appena, nascondendola sul letto con una copertina. “Valentina non c’entra nulla, ho fatto tutto da solo”, ha assicurato Tony. “Non so che darei per tornare indietro”, dice. E il gip di Napoli Nord, Antonino Santoro, nell’ordinanza scrive che “si fa fatica a giungere alla fine del verbale del delitto di Cardito tanto è l’orrore che vi è rappresentato”.
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