“Care colleghe e colleghi, il S.A.P.Pe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, primo organismo di rappresentanza del Corpo, nella persona dello scrivente unitamente al Segretario Generale dott. Donato CAPECE ha sollevato ai vertici politici di via Arenula e dell’Amministrazione del D.A.P. le criticità ed emergenze del sistema penitenziario della Regione creando una vera e propria “Questione Campana” a seguito del sovraffollamento della popolazione detenuta che ha raggiunto circa 7700 unità a fronte di una capienza tollerabile di 6100 detenuti”. Inizia così la lettera che Capece ha inviato nel pomeriggio di oggi a tutti i suoi iscritti e nel quale si annunzia lo stato di agitazione della polizia penitenziaria iscritta al Sappe. “Nello specifico è stata denunciata la drammaticità che vive attualmente la struttura di Napoli-Poggioreale- si legge nella missiva- con i suoi 2411 detenuti ad ieri e con un aumento esponenziale di eventi critici che ricadono in primis sulla pelle dei Poliziotti Penitenziari e su tutti gli operatori delle diverse aree operanti in tale drammatico contesto che ogni giorno con organici inadeguati e senza supporti tecnico logistici fronteggiano l’impossibile. Il Sappe in via prioritaria ha chiesto all’Amministrazione centrale uno sfollamento della popolazione detenuta da ricondurre nei limiti della capienza tollerabile di circa 1600 unità. Un adeguamento degli organici del Corpo, al fine di assicurare i livelli di sicurezza propri di una complessa struttura quale è quella di Poggioreale e compensando il budget del monte ore del lavoro straordinario con una integrazione per garantire una legittima Esecuzione Penale detentiva come dettato dagli Ordinamenti e dai dettami Costituzionali. Si rappresenta che la pianta organica fissata è di 911 unità nei diversi ruoli ma risultano amministrate 800 unità delle quali effettivamente presenti solo 707 nei vari turni di servizio. Per comprendere la drammaticità che si vive nella struttura penitenziaria partenopea si riportano solo alcuni degli eventi critici registrati dal 01.01.2018 al 13.02.2019:
– Suicidi nr.5 – Decessi per cause naturali nr.13 – Atti di aggressione
in totale nr.212 – Atti di aggressione al Personale di Polizia
Penitenziaria nr.32 – Oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale nr.83
– Minacce ingiurie ad altro nr.78 – Manifestazioni proteste collettive
nr.38 – “ Per non parlare di atti di autolesionismo e del rinvenimento
di cellulari e traffico di sostanze stupefacenti”.
La scrivente O.S. ribadisce il già proclamato stato di agitazione e nel rispetto della propria autonomia di azione lascia libertà di scelta, ai propri iscritti, di partecipazione alla astensione dalla Mensa Ordinaria di Servizio a decorrere dalla data del 15.02.2019. La vibrante azione di protesta del Segretario Generale del Sappe è costante ed è rivolta, nelle ultime ore, in primis verso il Ministro Guardasigilli Alfonso BONAFEDE per sollecitare i dovuti interventi ormai improcrastinabili. Si comunica che in assenza delle doverose soluzioni sulle problematiche sollevate il S.A.P.Pe metterà in campo azioni di protesta nel rispetto delle proprie prerogative che verranno comunicate, con l’inizio della prossima settimana, agli iscritti ed a tutto il Personale interessato”.
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