Ora resta solo lui Marco Di Lauro, primula rossa della camorra di Secondigliano dal 2005. L’arresto di Ciro Rinaldi ha lasciato il primato al boss Di Lauro, finito nel regno dell’ombra 14 anni fa. Era il sette dicembre del 2004, quando si scatenò l’offensiva dello Stato contro le compagini malavitose di Scampia e della zona nord di Napoli. L’esercito di Paolo Di Lauro da una parte, quello degli scissionisti dall’altra. Molti la ricorderanno come la notte delle manette, c’era anche il suo nome nella lista degli uomini da catturare, la casella è però rimasta vacante; prima irreperibile, poi latitante. Da più di 13 anni. Marco Di Lauro, nato il 16 giugno del 1980, il famigerato F4, così veniva indicato nei libri paga del clan di cui fa parte, perché è il quarto dei dieci figli maschi di Ciruzzo ‘o milionario. Al momento il 37enne è considerato il secondo latitante più pericoloso d’Italia, prima di lui nella speciale classifica, c’è soltanto Matteo Messina Denaro. Parlando di camorristi, davanti ai 13 anni di buio risultano ridimensionati i 10 di Rosetta Cutolo, i 3 del padre Paolo Di Lauro, mentre non regge per niente il paragone, la durata della latitanza del fratello Cosimo. Per pentiti e uomini d’onore sarebbe addirittura più scaltro di Ciruzzo, da cui avrebbe ereditato le doti di mediatore e di invisibile. Dal 2006 compare tra i latitanti di massima pericolosità ed è ricercato in campo internazionale. Dal 2013 finisce sotto la lente degli investigatori americani, che indagano su presunte affari chiusi da Marco Di Lauro a New York. A parte le notizie lacunose – molto spesso leggende – che lo vorrebbero in questa o in quella parte del mondo, la sua presenza sarebbe stata ipotizzata negli ultimi anni in Slovenia, in Grecia e soprattutto in Francia, dove la famiglia Di Lauro ha investito nel campo immobiliare. Non mancano certo le puntate nel suo quartiere. Alcuni collaboratori di giustizia hanno raccontato di aver avuto contatti con F4 e che lui sarebbe tornato in occasione della terza faida di Scampia, quella che ha visto lo scontro degli uomini della Vanella e del cartello formato dalle cosche Abete, Abbinante e Notturno. Il mito negativo di Marco Di Lauro ha molto appeal sui giovani boss e sui rampolli delle famiglie malavitose. Sulle bacheche di alcuni di essi di recente sono comparsi articoli che parlano dei presunti avvistamenti del 37enne. Cosa che fa riflettere è rappresentata dal fatto che ogni post del genere era annunciato sempre dalle stesse due emoticon, quella della bocca cucita e quella del fantasma.
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