C’è una data precisa a cui far risalire lo scoppio della nuova faida tra il clan Mazzarella e il clan Rinaldi-Reale: é il 22 giugno del 2015. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta che nel mese di luglio ha portato in carcere nei mesi scorsi 17 esponenti del clan Mazzarella. Furono le donne del clan Rinaldi a far scoppiare la nuova faida. Il pomeriggio del 22 giugno del 2105 infatti in via Figurelle a poca distanza dalla “roccaforte” del clan Rinaldi, il rione Villa a san Giovanni a Teduccio, Fortuna Oliviero Fortuna, figlia del noto pregiudicato Raffaele alias O’ Pop e Maria Grassia figlia del noto pregiudicato Ciro alias “Gibè”, avevano aggredito fisicamente la moglie e la figlia di Salvatore Donadeo alias O’ Pozzolente, componente di spicco del clan Mazzarella e reggente nella zona di san Giovanni. La risposta dei Mazzarella non si fece attendere.Intono alle 20 infatti all’interno del negozio Patagraff in via Repubbliche Marinare 189, si erano presentate due persone armate di mazze da baseball e avevano devastato tutto il negozio. Alla polizia era arrivata la segnalazione di colpi di arma da fuco ma quando la volante del commissariato san Giovanni arrivò sul posto si trovò di fronte lo spettacolo di devastazione. Il negozio risultava essere di proprietà di Andrea Cunato e della moglie Immacolata Rinaldi, nipote del boss Ciro detto mauè, all’epoca ancora in carcere. I due banditi, allontanatisi in sella a un motorino, dieci minuti più tardi si presentarono al civico 339 sempre di via Repubblica Marinare ma all’interno del negozio di telefonia denominato “2 B Service srl” . Con le stesse modalità i due banditi armati di mazze da baseball devastarono tutto il possibile prima di allontanarsi. Il negozio in questione era di Flora Prisco moglie di Antonio Rinaldi, figlio del boss Ciro. E anche in questo caso la risposta dei Rinaldi non si fece attendere. Infatti intorno alle 23 dello stesso giorno ignoti diedero fuoco al portone del civico numero 137 di via Comunale Ottaviano. Li vi abita Gaetano Bovenato cognato del boss Salvatore Donadeo alias O’ Puzzolente. E da quel giorno la faida trai Mazzarella e i Rinaldi è ripresa e va avanti senza esclusione di colpi. per il danneggiamento dei due negozi della famiglia Rinaldi e per un altro danneggiamento sono in carcere da inizio luglio 17 personaggio legati ai Mazzarella. In cella è stato raggiunto da una nuova ordinanza lo stesso Salvatore Donadeo.
Articolo pubblicato il giorno 16 Febbraio 2019 - 20:05 / di Cronache della Campania