I carabinieri hanno arrestato un pregiudicato di 35enne di Cicciano, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto vicino al clan camorristico degli Amato-Pagano. L’uomo è stato raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Nola.Deve scontare 3 anni di carcere per favoreggiamento personale aggravato da finalità mafiose per aver favorito la latitanza di Domenico Antonio Pagano, catturato nel 2011 e ritenuto all’epoca il reggente della cosca degli scissionisti. L’arrestato dopo le formalità di rito è stato trasferito nel carcere napoletano di Poggioreale. Secondo gli investigatori Pagano era al vertice dell’organizzazione degli Scissionisti, della quale aveva preso le redini dopo gli arresti del fratello Cesare e di Raffaele Amato, quest’ultimo a capo dell’altro ramo del clan, fermato nella primavera del 2001. Domenico Antonio Pagano si nascondeva in un modesto appartamento nel centro di Cicciano, in casa di una coppia di coniugi incensurati, denunciati per favoreggiamento. Sposato e padre di due figli, Pagano era salito al vertice dell’organizzazione in seguito ai numerosi arresti effettuati negli ultimi tempi, che avevano creato forti vuoti nel clan. Le accuse per lui sono di traffico internazionale di droga ed associazione per delinquere di stampo camorristico. Il boss negli ultimi quindici giorni, mentre la polizia stava stringendo il cerchio sul suo nascondiglio, non era mai uscito di casa. Secondo gli inquirenti, Domenico Antonio si occupava del gruppo di fuoco del Lotto G di Scampia che tra l’altro e’ responsabile dell’omicidio di un elemento di spicco degli avversari Di Lauro, Giuseppe Pica detto Peppenella, avvenuto nel marzo 2007. In una foto, il 22 gennaio scorso resa pubblica, compariva, forse gia’ latitante, all’interno di un ristorante insieme al calciatore del Napoli Mark Hamsik.
Articolo pubblicato il giorno 13 Febbraio 2019 - 13:10