Il bilancio sulle violenze dei tifosi al termine del girone di andata dei campionati professionistici di calcio (A, B e Lega Pro) e’ tuttavia “nel complesso positivo”, anche se il risultato e’ condizionato dal confronto con i dati “estremamente negativi” dell’anno scorso. La fotografia la fa il Dipartimento della Pubblica sicurezza (Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive). E l’organismo bacchetta club e dirigenze del calcio, parlando di una situazione di “immanente precarieta'”, causata ancora “dalle profonde carenze-assenze delle societa’ calcistiche e delle Leghe”. Una delle note liete e’ la crescita della partecipazione di pubblico alle partite, passata in questa stagione da 24.500 a 25.200 spettatori di media a gara. Sono poi risultati praticamente nulli gli incidenti allo stadio o nelle immediate vicinanze, mentre si confermano, seppur con numeri inferiori, le condotte delinquenziali/incivili sulle vie di trasporto (come nel caso di Inter-Napoli appunto): in ambito autostradale sono scese da 67 a 30 (5 di tifosi del Napoli, 4 della Fiorentina, 3 della Sampdoria, Milan e Juve, due della Roma); in ambito ferroviario sono aumentate da 4 a 6 (un episodio a testa per Roma, Napoli, Bologna, Fiorentina, Cosenza e Vis Pesaro). E le tifoserie protagoniste di queste condotte sono calate da 29 a 19. Gli incontri di calcio che hanno fatto registrare feriti si sono dimezzati (da 30 a 15); i feriti tra i civili sono scesi da 23 a 19; quelli tra le forze dell’ordine da 24 a 15; le persone arrestate sono passate da 25 a 18 e quelle denunciate da 431 a 299; in controtendenza i feriti tra gli steward, saliti da 3 a 5. L’impiego delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza delle partite ha subito un ulteriore decremento rispetto alla scorsa stagione (-5%) con 4.444 unita’ in meno (da 85.388 a 80.994).
Articolo pubblicato il giorno 13 Febbraio 2019 - 20:38