“Assassini, assassini”, hanno gridato per tutta la notte i familiari de detenuti fuori al carcere di Poggioreale mentre all’interno è andata in scena una protesta da parte dei reclusi. Il tutto nasce per la morte di Claudio Volpi, il detenuto di 34 anni morto nei giorni scorsi nel carcere di Poggioreale per una febbre altissima non curata. La moglie del detenuto, ieri sera, durante la protesta, in un video diffuso sui social da Pietro Ioia, leader dei detenuti organizzati napoletani, racconta quello che e’ successo. “Giovedì ho fatto il colloquio e mio marito stava benissimo mi ha anche baciato – racconta – poi ho saputo che era morto, nessuno mi ha chiamato, nessuno mi ha avvisato. Sono andata io dai carabinieri per capire perché é morto mio marito. Io ho saputo che e’ stato tre giorni sul letto, morto. Per una febbre a 38,5. Non si può morire così, non si può morire così”. ha continuato a gridare la donna mentre gli altri gli facevano eco chiedendo “Giustizia, giustizia”. Oggi è previsto un altro presidio davanti al carcere
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