A seguito delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia del clan Mazzarella sono stati arrestati due agenti della Polizia Penitenziaria che prestano servizio nel carcere di Secondigliano. Sono finiti agli arresti domiciliari G. F. e L. F., entrambi 50enni di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa è per entrambi di concorso in peculato. Sono indagate pure varie persone detenute nel carcere di Secondigliano e altre che hanno collaborato come Assia Mazzarella e Rosa Puca. Domani sono stati fissati gli interrogatori di garanzia per gli arrestati, difesi dall’avvocato Guglielmo Ventrone.
Secondo il collaboratore di giustizia Ferdinando Puca, importante boss della camorra in quel di Sant’Antimo, i due Poliziotti arrestati ieri per peculato, avrebbero introdotto nel reparto Ionio del carcere di Secondigliano, oggetti non consentiti in cambio di somme di denaro: “Telefono cellulare, sim card, macchina fotografica, cd contraffatti e cibo vietato come pesce crudo, come astice, gamberi e frutti di mare. Il tutto veniva consegnato nel pacco settimanale dalle parenti Rosa Puca o Assia Mazzarella“.
Gustavo Gentile
Articolo pubblicato il giorno 22 Febbraio 2019 - 19:50
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