Un pomeriggio dedicato alla buona musica d’autore a La Feltrinelli Libri e Musica, in via Santa Caterina a Chiaia 23 (piazza dei Martiri). Oggi, mercoledì 27 febbraio, alle 18, Antonio Onorato, uno degli artisti più amati di Napoli, diventa protagonista di un evento, giocato tra racconti e suoni, con il libro “Antonio Onorato. Jazz e oltre” (360 pagine, 14 euro), scritto da Antonino Ianniello e pubblicato da Rogiosi Editore; e il disco “Native Angels” (etichetta La BluMusic International), un incontro artistico e spirituale tra il musicista partenopeo e il cantante/percussionista nativo americano Bo Koinva della tribù Hopi. Le chitarre di Onorato, tra cui la breath guitar, utilizzata in questo album come un evocativo flauto indiano, si fondono a perfezione con il canto ancestrale e i tamburi di Koinva, creando un universo sonoro suggestivo che fa viaggiare la mente oltre lo spazio e il tempo. Un viaggio tra le praterie e i cieli stellati protetti dagli spiriti nativi che ci ricordano di non dimenticare la nostra vera essenza. Il pomeriggio sarà condotto da Gino Aveta, e vedrà la partecipazione di Imma Battista, direttore del Conservatorio di musica di Salerno. In questa occasione, la breath guitar di Onorato incontrerà il piano di Alessandro Della Corte.Ciò che caratterizza questo volume rispetto a una comune biografia è il modo in cui lo scrittore ci rivela il musicista, che a lui si è raccontato, davanti a tanti caffè, seduti a un bar o passeggiando lungo il mare, nei lunghi pomeriggi vesuviani delle ‘introspezioni’. Un modo che va ‘oltre il jazz’, che supera il sogno della musica ed entra profondamente nell’anima e nella mente dell’uomo, nelle sue emozioni e nei suoi sogni, quelli finora inediti e sconosciuti. Aneddoti e storie mai raccontati, curiosità e passioni mai svelate al pubblico dei fans che seguono l’artista partenopeo; la sua perenne ricerca musicale di pari passo a una continua introspezione della propria interiorità. Uno spaccato fondamentale dei racconti viene dedicato all’amicizia profonda che lo ha legato a Pino Daniele. Infine, le testimonianze di stima da parte di alcuni noti musicisti, critici e personaggi del mondo dello spettacolo, che lo hanno conosciuto e con i quali ha collaborato.
Antonino Ianniello è per Antonio Onorato un fratello, un amico, un musicista, nato con il jazz nel sangue. Prima giornalista, poi scrittore, per gli amici dei social ‘Walkininthejazz’, le sue parole hanno da sempre raccontato la musica, un certo tipo di musica. Critico e competente, respira e racconta il sound delle note ‘colte’ e unisce alla scrittura la sua immensa passione per il basso elettrico, strumento che gli fu regalato dalla madre nel 1970 e da cui non si è mai separato. Ha collaborato fin dalla metà degli anni ’70 con alcune testate campane, tra le quali “Il Mattino”, “Il Giornale di Napoli”, “La Città”, e dal 2006 ha iniziato a curare una ‘finestra sul jazz’ con “Albatros Magazine”. Anche questa volta parla di jazz, ma lo fa soprattutto attraversando i sentimenti dell’amicizia – quella rara, vera e sincera – e della stima profonda per l’amico chitarrista e compositore Antonio Onorato.
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