I carabinieri della Stazione di Pignataro Maggiore, in quel centro, unitamente ai militari del Nas Carabinieri di Caserta e a personale dell’Asl di Caserta, hanno deferito in stato di libertà per detenzione e vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione il legale rappresentante di una cooperativa sociale del luogo, bene già confiscato al “clan Nuvoletta”. I militari, a seguito della segnalazione di una mamma di Camigliano su una bottiglia d’acqua naturale distribuita all’asilo a sua figlia, che le aveva causato bruciori alla bocca, a seguito dell’immediata verifica igienico sanitaria della cooperativa, hanno rinvenuto e sequestrato un quintale circa di scorte alimentari e otto pedane di bottiglie d’acqua naturale oligominerale, il tutto in cattivo stato di conservazione e/o scadute, per un valore economico complessivo di circa 10mila euro. Il centro cottura, che forniva circa 650 pasti giornalieri, in regime d’appalto, per numerose strutture e plessi scolastici della zona è stato immediatamente chiuso. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Capua.
Articolo pubblicato il giorno 18 Febbraio 2019 - 10:29 / di Cronache della Campania