La Dea bendata lo aveva baciato ma lui non se n’è accorto e ora lotta per riscuotere il primo premio della Lotteria Italia del 2013 di cinque milioni di euro. In sei anni avrebbe potuto cambiare la propria vita, vivere di rendita e smettere di lavorare come cassiere in un supermercato e invece, quel tagliando fortunato è stato chiuso per tutto questo tempo in un libro nella sua libreria in attesa di essere riscosso, ma i Monopoli non vogliono pagargli il premio perché è prescritto. La sua storia Alessandro R. l’ha raccontata all’associazione risparmiatori alla quale ha chiesto aiuto per porre rimedio ad una ‘milionaria dimenticanza’. Il 2013 era l’anno della svolta per Alessandro, un campano 40enne, commesso di un supermercato, ma lui quel ‘treno’ che gli avrebbe cambiato la vita non l’ha mai preso e sei anni dopo si trova a lottare per riscuotere una vincita che i Monopoli di Stato sostengono sia andata in prescrizione. Sono passati più di cinque anni da quell’estrazione della befana del 2013, giorno in cui il biglietto targato N339302, fu estratto per la vincita di cinque milioni di euro: il primo premio della Lotteria Italia. Alessandro si è rivolto all’Associazione risparmiatori per raccontare la sua folle storia e cercare di porre rimedio a quel treno perso. Era il 31 dicembre del 2012 quando Alessandro R. acquistò in una piccola tabaccheria di Lecco il biglietto, si trovava presso parenti che vivono al nord e decise di tentare la fortuna, un po’ per tradizione un po’ per scaramanzia, non essendo amante del gioco. Alessandro ha ignorato per anni di avere in ‘tasca’ la sua fortuna. Quel biglietto è rimasto riposto in una libreria e lui ha continuato a fare la vita di sempre, tra mille sacrifici come cassiere in un supermercato. Pochi mesi fa, riordinando la libreria di casa in un libro ha trovato il biglietto dormiente, quello dei 5 milioni di euro. Avrà pensato che quel tagliando, mai controllato, potesse rappresentare la svolta della sua vita e guidato dalla curiosità ha incaricato un amico di verificare negli archivi della Lotteria Italia se quel biglietto fosse tra quelli vincenti. Ed ha scoperto di avere avuto a casa per sei anni cinque milioni di euro mai riscossi. La vera sorpresa è arrivata pochi giorni dopo quando, recandosi a Roma presso i Monopoli di Stato, ha scoperto che quella somma non è più esigibile: il premio dopo cinque anni dall’estrazione cade in prescrizione. Alessandro ha deciso di agire legalmente con l’aiuto dell’Associazione risparmiatori, contro Lotteria Italia e Monopoli di Stato. La tesi a sua ‘difesa’ è sostanzialmente che – pur essendoci un termine di prescrizione quinquennale sulla riscossione del premio – la decorrenza non inizia dal giorno dell’estrazione ma da quando il titolare del biglietto ha contezza di risultare tra i vincitori, nel caso di specie da ottobre 2018 quando l’uomo ha rinvenuto il titolo. Alessandro cerca di riprendere quel ‘treno’ della vita che gli è sfuggito di mano sei anni fa.
Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2019 - 18:21