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Tragedia di Cardito, la bimba chiede gnocchi e cartoni animati. Tony il ‘diavolo’ oggi dovrà spiegare perché lo ha fatto

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Non appena si è ripresa dallo choc, la bimba ricoverata al Santobono in gravi condizioni dopo la brutale aggressione di Cardito ha chiesto ai medici un piatto di gnocchi e poi di poter vedere i suoi cartoni animati preferiti. La piccola è assistita da una équipe di psicologi e protetta e piantonata dalla polizia. Sulle sue condizioni il Santobono ha emanato una nota questa mattina. “La minore in oggetto – si legge nel testo – è attualmente ricoverata nel Reparto di Neurochirurgia in stanza singola sotto sorveglianza della Pubblica Sicurezza. La piccola è cosciente, in buone condizioni generali ed appare serena nel suo comportamento, supportata dal Personale Medico e Paramedico. Presenta contusioni e tumefazioni multiple al volto e al corpo. Gli esami diagnostici hanno escluso lesioni cerebrali e degli organi interni. E’ stata instaurata terapia antibiotica di copertura e le condizioni cliniche sono in miglioramento”. Tony Essoubti Badre, 24 anni, dalla scorsa notte e’ formalmente indiziato di omicidio volontario e tentativo di omicidio. Secondo gli investigatori della Procura di Napoli Nord  lui avrebbe picchiato, fino ad uccidere, nella giornata di domenica a Cardito, il figlio di 7 anni della sua compagna e ferito gravemente la sorellina della vittima, appena piu’ grande di un anno. Il fermo e’ scattato al termine di un lungo interrogatorio, andato avanti per ore negli uffici del commissariato di polizia ad Afragola. L’uomo ha detto che i due bambini erano caduti dalle scale. Prima di lui e’ stata ascoltata la mamma dei bimbi. La violenza e’ avvenuta all’interno di un modesto appartamento di un vecchio stabile del centro storico, non lontano dal palazzo comunale. Tony e’ un figlio di un cittadino marocchino e di una donna del posto, ed ha sempre vissuto in zona, svolgendo l’attivita’ di ambulante. Da qualche anno aveva un relazione sentimentale con la donna, proveniente dalla Penisola Sorrentina, piu’ grande di lui di sei anni. Gli investigatori ora lavorano per accertare cosa abbia scatenato la violenza cieca dell’uomo e se era possibile fermarlo. Lo dovrà fare davanti al gip stamane quando sarà interrogato alla presenza del legale. Dopo di cheL’unica certezza, in attesa dei previsti esami medico-legale, e’ che il piccolo di 7 anni e’ stato colpito duramente come la sua sorellina, tuttora ricoverata all’ospedale pediatrico “Santobono” di Napoli tanto da spingere Vincenzo Tipo, primario del pronto soccorso a dire: “Lavoro in pronto soccorso pediatrico da trent’anni, pensavo di averle viste tutte ma quello che ho visto ieri e’ la scena piu’ raccapricciante a cui ho mai assistito“. Lei e’ ricoverata in una stanza singola e non sa che suo fratello e’ morto. Medici ed infermieri fanno a gara per mostrarle vicinanza. Illesa una terza sorellina, di appena 4 anni. “La nostra attenzione sara’ riservata a questi due bimbi – ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo – non li lasceremo soli. Da oggi tutta la comunita’ di Cardito sara’ la loro famiglia”. E nel giorno del funerale del piccolo (la data non e’ stata ancora fissata) sara’ proclamato il lutto cittadino. L’appartamento dove e’ avvenuta la tragedia e’ dall’altra notte sotto sequestro. Vuol dire che gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Paola Izzo, dovranno tornare in quella casa per gli ulteriori rilievi. Intanto, dinanzi all’ingresso del palazzo dove abitava il piccolo nella mattinata di oggi qualcuno ha riposto un fascio di fiori. Sul balcone ci sono ancora una piccola bicicletta un passeggino e la biancheria stesa. I vicini di casa si affrettano a dire che se avessero notato qualcosa di strano sarebbero intervenuti subito: “I bambini sono tutti figli nostri e se avessimo visto qualcosa saremmo intervenuti”.


Articolo pubblicato il giorno 28 Gennaio 2019 - 21:52

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