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Tifoso dell’Inter morto: tutte individuate le auto del convoglio azzurro

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Sono state tutte identificate le automobili che facevano parte del convoglio azzurro finito al centro degli scontri tra tifosi di Santo Stefano, a Milano, prima di Inter-Napoli, costati la vita all’ultra’ Daniele Belardinelli. Non e’ ancora completo, invece, ma lo sara’ a breve, l’elenco dei passeggeri che erano a bordo delle vetture. Dopo gli interrogatori di sabato scorso a Napoli, a cui hanno preso parte anche la Digos di Milano, gli investigatori partenopei stanno attendo indicazioni per il prosieguo delle indagini relative alla morte dell’ultra’ Daniele Belardinelli. Gli inquirenti milanesi stanno valutando la vicenda anche alla luce delle nuove informazioni acquisite e non e’ escluso che, nei prossimi giorni, gli agenti della Digos di Milano tornino all’ombra del Vesuvio per nuovi interrogatori e, verosimilmente, anche per sequestrare altre vetture. Complessivamente, tra Napoli e Milano, sono una ventina le persone indagate (otto nel capoluogo partenopeo) e finora, tra le automobili finite sotto inchiesta dopo l’investimento di Belardinelli, sono una, la Volvo V40 Station Wagon nera (su cui c’erano quattro persone) e’ stata sequestrata. L’obiettivo e’ porre le basi per eseguire, su tutte le auto, accertamenti tecnici che consentiranno di comprendere inequivocabilmente quale e’ quella che ha investito l’ultra’ Belardinelli. Si tratta di perizie tecniche complesse e irripetibili che, quindi, necessitano di un’attenta attivita’ propedeutica. Intanto su Facebook e’ stato postato un messaggio offensivo nei confronti dell’avvocato napoletano Emilio Coppola che difende alcuni dei tifosi azzurri che erano a bordo della V40, iscritti sabato scorso nel registro degli indagati.  “Non sappiamo con certezza se sia stata un’auto dei tifosi del Napoli o di qualcun altro ad aver investito Belardinelli. È una strada molto trafficata”. Emilio Coppola, legale di alcuni ultras del Napoli, intervenuto ai microfoni di Radio CRC per fare il punto sulle indagini dopo gli incidenti prima di Inter-Napoli dello scorso 26 dicembre che hanno causato la morte di un tifoso nerazzurro. Secondo il legale “il numero degli indagati tenderà a salire. Ogni persona che si trovava a passare in quel luogo a quell’ora sarà indagato. Poi la procura chiaramente farà una scrematura”. L’avvocato ha poi ribadito che il ragazzo suo cliente al volante della Volvo che avrebbe investito Belardinelli non era un ultras: “Se non erro era la sua seconda trasferta. Faceva parte del primo convoglio delle auto. L’incidente è avvenuto cento metri dietro”. Non solo, ma il legale è convinto che non sia stato il mio cliente ad investire Belardinelli: “Il mio cliente è sicuro di quello che dice. L’esito degli accertamenti dimostrerà quello che dice”.


Articolo pubblicato il giorno 7 Gennaio 2019 - 16:11

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