Si è sfiorata la tragedia, nella serata di ieri, nel carcere di Cuneo. “Colpa e conseguenza della protesta sconsiderata e ingiustificata di alcuni detenuti, che hanno appiccato un incendio nelle celle dov’erano ristretti nella III Sezione del carcere, dando fuoco a tutto quello che vi era all’interno”, spiega Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria. “E’ successo che ieri sera un detenuto ha tentato il suicidio ma è stato salvato in tempo dall’Agente di Polizia Penitenziaria di servizio. Un altro detenuto ha però diffuso la voce che l’altro ristretto era morto e questo ha determinato una protesta degli altri detenuti della Sezione, con lancio di bombolette di gas che, con le fiamme, sono vere e proprio bombe. Il tempestivo intervento dei poliziotti, con grande senso di responsabilità coraggio e professionalità, ha permesso di evitare più gravi e tragiche conseguenze, coordinati con grandi capacità dall’Ispettore di Sorveglianza, visto che Direttore e Comandante di reparto, pur se informati telefonicamente, hanno preferito non fare immediato rientro nel carcere per gestire la situazione e neppure inviare uno dei Funzionari del Corpo… Il grave è che alcuni detenuti hanno iniziato a dare fuoco a carta, lenzuola e coperte. Il fumo denso ha invaso la Sezione e sono stati momenti di grande tensione e paura. Un grazie di cuore a tutto il personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Cuneo che con professionalità e abnegazione hanno evitato che tutte queste situazioni diventassero ancora più drammatiche. Encomiabili i colleghi che erano, liberi dal servizio, a dormire in Caserma, che sono intervenuti in supporto agli Agenti di servizio. E pensare che l’Amministrazione Penitenziaria, per contro, vuole far pagare loro i pernotti in Caserma…”.
Capece esprime solidarietà ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di Cuneo: “E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Alcuni di loro, ieri notte, sono dovuti ricorrere alle cure del Pronto Soccorso mentre, ripeto, la situazione è stata risolta grazie al coordinamento dell’Ispettore di Sorveglianza, visto che Direttore e Comandante di Reparto hanno ritenuto di non andare immeditamente in carcere a gestire la grave situazione che si era determinata. Ora bisogna che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria invii immediatamente un congruo numero di unità di Polizia Penitenziaria per fronteggiare la grave carenza di organico del Reparto, ma una riflessione deve essere fatta sulla precaria sicurezza del carcere di Cuneo, dove erano disponibili solamente due maschere di protezione individuale ed un solo idrante, essendo l’altro in uso bucato…”,
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