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Spari contro le abitazioni degli imprenditori restii a pagare: così i clan Mallardo e De Rosa imponevano il pizzo alle mense

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Il gruppo che compiva estorsioni tra Giugliano e Qualiano, individuato da una indagine dei carabinieri che ha portato a 9 misure cautelari, era legato a due diversi clan. In rapporti con i Mallardo, potente cosca che ha ramificazioni anche nel Casertano e nel Lazio, sono Mario Quaranta, 67 anni, Biagio Vallefuoco, 51 anni, Pietro Giappone, 44 anni, Vincenzo Coppola, 41 anni, Guido Montiere, 40 anni, Paolo Mauriello, 32 anni. Ai De Rosa, piu’ presenti a Qualiano, sono contigui Giuliano Quaranta, 58 anni, Antonio Guercia, 30 anni, e Giovanni Ciccarelli, 46 anni. A Giovanni Ciccarelli e Guido Montiere viene poi contestata la detenzione e il porto di una Beretta calibro 9 corta con matricola abrasa trovata in occasione dell’arresto il 9 gennaio 2017 di Paolo Mauriello. L’arma era sotto il tappetino della sua Panda, una vettura a bordo della quale gli investigatori intercettavano le conversazioni del gruppo. Mauriello venne arrestato con Giovanni Ferrigno, e la pistola, esaminata da esperti dell’Arma, si scopri’ essere stata utilizzata in due raid intimidatori, entrambi a Qualiano. Il primo aveva come bersaglio un imprenditore, E.M., e contro il cancello della sua abitazione furono sparati diversi colpi di arma da fuoco; a terra vennero trovati e sequestrati 6 bossoli calibro 9 corto e 5 ogive, risultati tutti compatibili con la pistola sequestrata. Il secondo provoco’ il danneggiamento del cancello dell’abitazione del vice sindaco di Qualiano, Antonio Castaldo, a giugno 2016; per gli inquirenti, una ritorsione per non aver pagato il ‘pizzo’ a emissari del gruppo che si erano presentati il 23 maggio precedente in un cantiere dove suoi operai stavano eseguendo lavori di ristrutturazione di abitazione, intimando di bloccare tutto e di andare dagli ‘amici di Qualiano’. Alla pistola, gli investigatori arrivano attraverso intercettazioni e filmati ripresi in un centro commerciale per animali. Il 9 gennaio 2017, Giovanni Ciccarelli, Paolo Mauriello e Giovanni Ferrigno hanno qui un incontro con esponenti di spicco del clan Nuvoletta-Orlando di Marano. Tornando dopo il summit a Qualiano, Giovanni Ciccarelli abbandona l’auto con la quale i tre sono andati all’appuntamento e Giovanni Ferrigno e Paolo Mauriello proseguono il viaggio verso l’abitazione di Dario De Felice, esponente degli scissionisti e legato da parentela con gli Abbinante. Durante tutto il tragitto si scambiano commenti sull’arma che portano con loro. A questo punto la polizia giudiziaria interviene e li arresta. Il colloquio tra i due fa supporre anche l’esistenza di un’altra arma; i carabinieri cosi’ nei primi giorni di febbraio ispezionano via Scarfoglio, a Giugliano, dove abita Giudo Montiere, che ha procurato la Beretta, e in un tombino trovano, protetta da una custodia per casco da moto, un’altra pistola, una Taurus calibro 9×21 denunciata come smarrita il 13 ottobre 2013.


Articolo pubblicato il giorno 8 Gennaio 2019 - 16:04
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