Sorrento. Mario Pepe, il titolare di un locale nel centro di Sorrento, resta in carcere a Poggioreale dove è rinchiuso da inizi di dicembre con l’accusa di aver narcotizzato una 22enne di Piano di Sorrento e di averla stuprata. Nella giornata di ieri l’imprenditore 56enne si è visto respingere dal Riesame l’istanza di scarcerazione. Resta agli arresti domiciliari, invece, Chiara Esposito, la 23enne arrestata insieme al 56enne accusata di essere stata complice dell’uomo.
Il Tribunale delle libertà, secondo quanto trapela dalle stanze del palazzo di giustizia, avrebbe rigettato l’istanza perché ritengono che il ristoratore avrebbe offerto cocaina a giovani frequentatori del suo locale almeno in cinque occasioni. Tuttavia le motivazioni ufficiali non sono ancora note. Alla luce degli episodi contestati dai magistrati si è deciso di prolungare la permanenza in carcere. Molto più morbidi con Chiara Esposito. Alla ragazza viene contestato il concorso nella violenza sessuale e solo in un’occasione la cessione di cocaina. I due sono rimasti in silenzio davanti agli inquirenti, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Pepe però ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee. Sotto la lente di ingrandimento c’è l’episodio che ha visto coinvolta la 22enne di Piano di Sorrento avvenuto nel novembre del 2016. La ragazza di Piano avrebbe cenato nel ristorante di Pepe e dopo un malore si sarebbe svegliata nuda sul bancone del locale. L’agghiacciante scoperta l’avrebbe fatta solo successivamente quando un amico le avrebbe detto “Chiara ti ha venduto a Mario per cento euro. Tu non volevi fare sesso con lui, così ti hanno sciolto il Ghb nel vino e sei stata violentata. In giro ci sono persino le foto, le ho viste”. I magistrati vogliono fare luce sull’accaduto ma capire anche se ci siano stati altri episodi.
Articolo pubblicato il giorno 11 Gennaio 2019 - 07:52