Si e’ giocata tutta su questioni tecniche e disagi per le dotazioni della nuova cittadella giudiziaria l’udienza a Salerno del processo a carico del’ex sindaco e attuale presidente della Campania, Vincenzo De Luca, e di altre 25 persone, tra cui i componenti della giunta comunale di Salerno nel 2010, imprenditori e tecnici comunali. De Luca deve rispondere di falso in atto pubblico per la costruzione di piazza della Liberta’, dinanzi all’edificio Crescent. Oltre all’ex primo cittadino, imputati per falso in atto pubblico i componenti della giunta comunale che il 16 febbraio 2011 approvo’ la variante per i lavori della piazza. Davanti al collegio della prima sezione penale (presidente Montefusco) sono stati ascoltati come testi, Nicola Augenti, perito del gip, e l’ingegnere Nunziata, progettista strutturale della pizza. Augento, rispondendo alle domande dei pm Guglielmo Valenti e Antonio Cantarella, e del collegio difensivo, ha spiegato le differenze tra progetto costruttivo ed esecutivo, soffermandosi sulla “indispensabilita’ della variante approvata il 16 febbraio 2011”; variante, invece, “abbastanza consistente” ma della quale “mi e’ sembrato non vi fosse questa indispensabilita'”. Gli avvocati, hanno eccepito che la relazione di Augento non fosse presente nel fascicolo, e i pm hanno ribatutto come “nella richiesta di misura cautelare e’ indicata questa perizia”, e che dunque “la relazione sia stata correttamente acquisita”. In apertura di udienza, i venti difensori avevano lamentato la mancanza “di condizioni per svolgere il mandato di avvocato” per la disponibilita’ limitata di sedie e scrivanie libere nell’aula di udienza al piano terra. Breve sospensioen del dibattimento, poi il presidente, dichiarandosi d’accordo con gli avvocati, ha chiesto di pazientare perche’, dalla prossima in calendario il 6 marzo prossimo, sara’ a disposizione un’aula collegiale di maggiori dimensioni. Sentito poi anche Nunziata. L’avvocato di Alberto Di Lorenzo, attuale dirigente del settore Attivita’ Produttive del Comune di Salerno, ha chiesto ai giudici l’emissione di una sentenza a non doversi procedere per intervenuta prescrizione relativa al capo uno di accusa, la turbativa d’asta per la gara per la posa in opera della pavimentazione. La procura contesta a De Luca, agli altri otto esponenti della Giunta comunale e a tre tecnici comunali la falsita’ della delibera con cui fu approvata la variante da oltre otto milioni di euro in favore della ‘Esa costruzioni’, la ditta che gia’ stava svolgendo i lavori di costruzione della grande piazza sul mare.
Articolo pubblicato il giorno 30 Gennaio 2019 - 15:01