Con 63 milioni di debiti, il Comune di Melito ha dichiarato il dissesto finanziario. Le conseguenze sulla cittadinanza saranno pesanti: più tasse, meno servizi. A una situazione di questo tipo non si arriva da un giorno all’altro. Pesano almeno 15-18 anni di cattiva gestione. Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Ma quello che più preoccupa, oggi, è la sensazione che questo dissesto non sia solo finanziario, ma politico e sociale”. Lo dichiara Michela Rostan, deputata di Liberi e uguali, originaria proprio di Melito, in provincia di Napoli.
“Prima del fallimento dei numeri – continua la parlamentare – è arrivato quello degli uomini, delle classi dirigenti, dello stesso corpo sociale. Abbiamo un tessuto sfibrato: alla politica non si avvicina più la società civile, i cittadini sembrano disillusi e distanti. A stento vanno a votare e, spesso, a competere restano quelli più spregiudicati, che alla politica chiedono favori e vantaggi. Manca una classe dirigente con una visione di società, manca una cittadinanza attiva, manca ormai un sentimento di comunità. Per questo, non si affronta questa brutta pagina del dissesto guardandola solo sul lato finanziario. Va ricostruito un sentimento comune di appartenenza al territorio. Va rimessa in moto una militanza dal basso. Io stessa ho sentito il bisogno, a un certo punto, di prendere le distanze. Bisognerebbe recuperare fiducia e partecipazione. Vedremo se il futuro ci darà questa opportunità”.
Articolo pubblicato il giorno 19 Gennaio 2019 - 15:02