foto di repertorio
“Ho colpito con tutta la forza che avevo”. Lo ha detto nella sua confessione, in lacrime, la 16enne di origini africane che venerdi’ sera ha colpito e ucciso con una decina di coltellate il coinquilino, un 63enne di origini marocchine. All’origine del gesto, come ha spiegato lei stessa, il tentativo di stupro da parte dell’uomo. Luogo dell’omicidio, a Castelnuovo Scalo (Siena), e’ stato un appartamento in dotazione agli operai di una fornace dove l’uomo lavorava e dove era rimasto in organico anche il padre della ragazza prima che la ditta entrasse in crisi. La minore ha confessato nella notte, dopo un lungo interrogatorio dei carabinieri, svelando che le attenzioni del marocchino nei suoi confronti erano diventate sempre piu’ insistenti nel corso dell’ultimo anno. Ma la ragazza non aveva mai raccontato nulla perche’ temeva di far perdere l’alloggio alla famiglia. Fino a ieri quando l’uomo ha tentato la violenza sessuale approfittando dell’assenza della madre, uscita per la spesa, e del padre che da qualche mese e’ in Francia in cerca di lavoro. In casa c’erano le sorelle della 16enne, una di 2 anni e una di cinque mesi. Secondo la ricostruzione, il co-inquilino e’ andato in cucina dove la 16enne stava preparando la cena per la sorellina di pochi mesi e, minacciandola con un coltello, l’ha trascinata sul letto. La ragazza e’ pero’ riuscita a divincolarsi e ad afferrare un coltello da cucina sferrando numerosi colpi al volto, alla schiena e al torace dell’aggressore. L’uomo ha tentato di fuggire trascinandosi fino all’ingresso dove e’ stato ritrovato completamente nudo e senza vita. C’era molto sangue. La 16enne, resasi conto dell’accaduto, si e’ tolta i vestiti sporchi di sangue e li ha messi in lavatrice, avviandola subito. Poi ha nascosto il coltello sul tetto di una casa nei pressi. Incalzata dalle domande dei carabinieri la giovane ha confessato il delitto e ha fatto ritrovare il coltello. Ora e’ in una casa di prima accoglienza. Nei suoi confronti la procura minorile di Firenze ha emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto per omicidio. L’abitazione e’ sotto sequestro. Sgomento a Castelnuovo Scalo, minuscola frazione nelle Crete. Tutti conoscono la vittima che viveva li’ da oltre 20 anni, e pure la ragazzina, che lo stesso 63enne aveva visto crescere. A poca distanza, a Taverne d’Arbia, vive la sorella dell’ucciso la quale ha saputo cosa era successo solo la mattina dopo.
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