ìQuindici detenuti nel carcere di Brissogne in provincia di Aosta si sono oggi barricati nella sezione a regime ordinario per circa sei ore. L’iniziativa che ha interessato alcuni cittadini stranieri – secondo quanto riferito dal sindacato della polizia penitenziaria Osapp – e’ partita dalla protesta di uno di loro per un mancato decreto di espulsione. I cancelli di ingresso della sezione e di immissione ai passeggi sono stati bloccati tramite sacchi di plastica inseriti nelle serrature a cui e’ stato dato fuoco. Sono stati minacciati l’uso di lame artigianali e l’esplosione delle bombolette del gas in uso ai fornellini. I detenuti sono rientrati nelle celle dopo una lunga trattativa da parte del direttore sopraggiunto da un’altra struttura. Si e’ anche reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco per lo sblocco dei cancelli. “Si tratta del terzo episodio di particolare rilevanza occorso nelle Carceri Italiane negli ultimi giorni dopo quelli relativi agli Istituti Penitenziari di Trento e di San Gimignano – ha spiegato il segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci – in cui i ristretti hanno manifestato particolare insofferenza rispetto alle condizioni detentive delle strutture penitenziarie”. Nel caso del carcere valdostano “se si esclude il danno ai cancelli e il fatto che il personale di polizia penitenziaria ha dovuto prestare ininterrottamente servizio per oltre dieci ore senza ottenere alcun cambio anche solo per la consumazione del pasto – – prosegue Beneduci – non c’e’ stata alcuna conseguenza per l’incolumita’ fisica di alcuno”.
Articolo pubblicato il giorno 3 Gennaio 2019 - 21:48