In questi giorni le acque normalmente stagnanti della Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Pietro Amitrano appaiono increspate, anche se la corrente profonda che le agita non è cosa da poco. Ma tutto è relativo, come si sa. In ballo ci sta la allocazione del terminale parking per i bus turistici, quello detto sbrigativamente Hub Turistico. L’inazione della classe politica del Comune di Pompei si sta facendo sentire, con effetti negativi, molto negativi, quasi immediati. Nessuno ha posto riparo agli echi delle esternazioni smodate contro l’HUB turistico a Pompei Scavi del precedente Sindaco Nando Uliano. E già circolano chiari rumors, derivati da spifferi mal celati, circa il nuovo Hub, con funzione di terminale parking a Villa Regina. Siamo dunque nel territorio della vicina Boscoreale, venuto alla ribalta negli anni del post terremoto come zona del cosiddetto Piano Napoli. Accanto all’area di Torre Annunziata realizzata per il grande insediamento commerciale dei grandi marchi, guidati dal leader del “fai da te” Le Roy Merlin. Quello per cui si è costruita recentemente una apposita uscita autostradale della Salerno – Napoli, per intendersi. E, per capirsi meglio, vicino alla ancora più recente Stazione di Villa Regina della linea ferroviaria ex Circumvesuviana, oggi EAV. Non c’è il nodo ferroviario, ma lo scambio si farà tra ferro e gomma.
Ohibò! Questo umile vostro cronista ha appena delineato un intervento urbanistico a scala intercomunale. Esso avrà avuto pure un regista, impegnato a creare il puzzle dei nuovi nodi di interesse a scala territoriale.
Insomma, si stanno profilando nuovi scenari territoriali che a scala vasta ridisegnano i percorsi e le direttrici dal mare verso l’entroterra. A partire dal Porto di Torre Annunziata, passando a monte degli Scavi di Pompei e, attraverso le zone interne pedevesuviane, fino al tratto autostradale della Caserta Salerno e quello ferroviario dell’Alta Velocita della tratta Napoli Salerno. Sullo sfondo, volendo, si potrebbe intravedere con chiarezza anche l’aeroporto di Pontecagnano e gli Scavi di Paestum. Insomma, abbiamo srotolato il film di questo volo sul territorio regionale prossimo venturo. E quindi torniamo agli Scavi di Pompei, che dovevano essere il fulcro e il nodo territoriale della Buffer Zone UNESCO, la quale è incentrata sulla loro esistenza. Ma abbiamo appena disegnato uno scenario che prevede l’esclusione completa della Città di Pompei. La Città nuova infatti risulta a pieno titolo protagonista soltanto per una parte minore del proprio territorio. Ci dovrebbe soccorrere la conoscenza del Master Plan della Buffer Zone UNESCO di Pompei, annunciato dalle fanfare mediatiche di vari organi governativi e parlamentari. Ma esiste ancora il Master Plan finora desaparecido? Oppure è una chimera fluttuante, che scompare e rinasce secondo le esigenze della spesa pubblica? Una sola cosa sembra però certa: esso non costituisce una priorità, evidentemente.
Ma perché nessuno ne parla? Nemmeno gli addetti ai lavori? Il Comune di Pompei per esempio non ne sa nulla, anzi ha provveduto a ricoprire in fretta e furia i manifesti – poca roba, che non ha lasciato traccia di sé – con cui annunciava alla cittadinanza un incontro forse utile a capirci qualcosa. L’incontro era previsto per martedi 15 Gennaio scorso, presso il Palazzo Comunale e aveva per oggetto la nuova sistemazione della linea ferroviaria EAV, l’ex Circumvesuviana, della tratta Napoli Pompei Poggiomarino. Quindi in piena Buffer Zone. Ma anche in pieno centro città, per quel che riguarda Pompei. L’incontro però non si è tenuto. Ma chi lo aveva promosso? E chi lo ha cancellato dall’agenda del Comune di Pompei? Intanto la Opposizione reclama la istituzione – e la presidenza – di una commissione consiliare ad hoc per la “Buffer Zone” UNESCO. Un po’ troppo in ritardo aggiungiamo noi. Pompei ha perso il confronto sulla valorizzazione dell’«area cuscinetto» attorno agli Scavi pompeiani !! Intanto su You Tube e su Face Book impazza un filmato che sembra avere il target EAV della ufficialità. Certo è che il filmato illustra il potenziamento della linea ferroviaria ex Circumvesuviana, oggi EAV, affidato a un Consorzio di Imprese. E il nuovo assetto urbanistico che la accompagnerà nell’area di Via Nolana. In più il filmato fa espresso riferimento alla Buffer Zone UNESCO e ha un titolo accattivante: “Opere di compatibilizzazione urbana nel Comune di Pompei”. E’ architettese puro. Cosa dirà ai cittadini o farà il Comune di Pompei sull’incontro pubblico mancato, sia pure a babbo morto? Gli interrogativi sono molti e attenderebbero una risposta. Un ultimo interrogativo se lo dovrebbe però porre il lettore: ma forse tutto avviene per caso nel nostro territorio?
Federico L.I. Federico
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