Niente di fatto. Neanche l’autoironia e l’arrivo di Adriano Celentano sul palco salvano ‘Adrian’. Dopo l’effetto sorpresa da quasi sei milioni di spettatori della prima serata, la seconda è un mezzo flop: persa l’ondata dei curiosi, solo meno di 4 milioni hanno rinnovato la fiducia al ‘Clan’. E’ bastata la sovrapposizione con il film tv ‘Liberi di scegliere’ su Rai1 per far crollare lo show del ‘molleggiato’ e il successivo cartone animato. Pare proprio che il pubblico non stia particolarmente apprezzando il ritorno in tv dopo tanti anni di Celentano, e i social la dicono lunga. Per quanto riguarda la graphic novel, piovono critiche sulla presenza troppo ingombrante di scene di nudo e di sesso. Per non parlare dell’apparizione della città di Napoli, raffigurata in un lontano 2068 come un luogo sporco, malfamato, pieno di spazzatura e sede della ‘Mafia International’. Gli spettatori non hanno apprezzato e hanno apertamente protestato via Twitter. Per dovere di cronaca, però, altri hanno colto nella citazione una dura critica alla gestione di una città bellissima. Si finisce poi con la bufera sulla frase del personaggio di Adrian che fa la paternale a due ragazze subito dopo averle salvate dallo stupro: se aveste bevuto meno, non sareste incappate in un rischio del genere, il succo del discorso. E anche qui una pioggia di “maschilista”, “sessista”. Ma Adriano tace, non spiega, non commenta.Già, perchè è proprio per le pause e per i silenzi che è noto. Gli stessi che ha portato sul palco nella seconda puntata che precede il cartone. Una nuova apparizione lampo, ma senza aprire bocca. Spettatore dei dialoghi fra gli attori. Di spiegare il suo pensiero, le sue motivazioni e quel che accade sul palco, sembra non ne abbia alcuna intenzione. Bisogna vedere se il pubblico lo supporterà nelle prossime sette puntate e, soprattutto, se lui sarà ancora sul palco oppure sparirà del tutto.
Articolo pubblicato il giorno 23 Gennaio 2019 - 19:53