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Piaggio Aerospace, Marino (Ugl):” Preoccupazione per stato e prospettive”.

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L’Ugl esprime sincera preoccupazione per le vicende che stanno interessando la storica azienda Italiana Piaggio Aerospace, produttrice di velivoli dal 1915, e che dal 2014 ha come azionista di riferimento ‘Mubadala Investment Company’ (Emirati Arabi Uniti)”.
E’ quanto sostiene Luigi Marino, segretario nazionale Ugl metalmeccanici con delega alla PMI per il quale, “l’azienda è attualmente commissariata secondo le procedure della ‘Legge Marzano’ a seguito della volontà di dismissione dei proprietari. A dicembre 2018 – prosegue – l’Azienda ha presentato un piano per portare a completamento la certificazione militare del drone di prima generazione (P1HH) per un impegno intorno ai 70 milioni di Euro e i riscontri sembrano, purtroppo, negativi. Attualmente, si sta producendo una proposta per l’ammodernamento dei velivoli P180 dell’Aviazione Militare, per un valore di qualche decina di milioni di Euro. In un comunicato sindacale di dicembre 2018 sullo stato della ristrutturazione di “Leonardo” è stata citata la situazione Piaggio e si è prospettata l’ipotesi essa possa essere assorbita dalla stessa Leonardo dando seguito al progetto del valore di circa 1.5 Miliardi di Euro per lo sviluppo del nuovo drone P2HH e, tutelando i livelli occupazionali. L’Ugl – aggiunge Marino – intravede soluzioni che permettano il rilancio del settore Aeronautico Nazionale, ormai da troppo tempo senza nuovi ‘prodotti’ dove gli ultimi, ATR ed EFA, risalgono agli anni ’80 e ‘90. Nonostante la prospettiva di un monopolio, si condivide l’ipotesi di un assorbimento di Piaggio da parte di Leonardo a salvaguardia dei lavoratori di Piaggio e di tutto il comparto Aerospaziale. Per tanto per l’Ugl si ritiene che: lo Stato debba definire una propria politica Aerospaziale Nazionale, ben ricordando che attraverso il Ministero del Tesoro esso detiene la quota del 30% (maggioritaria) di Leonardo e, che il progetto P2HH possa fungere da collante tra i settori regionali di eccellenza; ad esempio sempre per l’Ugl, in quel programma è possibile un coinvolgimento di almeno il Piemonte, il Friuli VG, la Puglia e la Campania con il sostegno del Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali con sede a Capua (CE). Rispetto a questo stato di cose – conclude il sindacalista Marino – , l’Ugl si augura un immediato intervento del Governo a tutela e a sostegno di tutti i lavoratori di un settore strategico per la Nazione e di così alto impatto sociale”.


Articolo pubblicato il giorno 18 Gennaio 2019 - 19:24

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