Arriverà oggi in Italia con un volo partito ieri sera dalla Bolivia l’ex terrorista Cesare Battisti, arrestato due giorni fa dall’Interpol. Sarà preso in consegna dal Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria e tradotto al carcere di Rebibbia a Roma. Ad attendere il suo arrivo all’aeroporto di Ciampino ci saranno anche i ministri dell’Interno Matteo Salvini e il numero uno della Giustizia Alfonso Bonafede. “L’aereo con Battisti decollato adesso direzione Italia: sono orgoglioso e commosso!” ha twittato nella serata di ieri il vicepremier leghista. “È fatta: è appena decollato da Santa Cruz l’aereo diretto a Roma con a bordo #CesareBattisti”, ha detto il premier Giuseppe Conte. “Cesare Battisti tornerà in Italia direttamente dalla Bolivia. In questo modo, l’ex terrorista sconterà la pena che gli è stata comminata dalla giustizia italiana: L’ERGASTOLO!”, ha scritto Bonafede. In un video sono ripresi gli ultimi istanti di libertà di Battisti prima dell’arresto in Bolivia. Pedinato da una squadra di esperti poliziotti della Criminalpol e dell’Antiterrorismo italiano, sarà arrestato poco dopo questa sua passeggiata in una strada di Santa Cruz, dalla Polizia boliviana. A fare il resoconto è la Polizia di Stato che scrive: “‘Preso’. È la parola che ha attraversato la testa degli uomini e delle donne della Polizia di Stato questa mattina che hanno bloccato in Bolivia il latitante Cesare Battisti. ‘Preso’ è la stessa parola che gli agenti avranno detto al telefono ai funzionari che, alla Direzione centrale della Polizia di prevenzione e alla Direzione centrale della polizia criminale aspettavano da mesi questo epilogo. Siamo sicuri che quella stessa parola sarà risuonata nelle teste dei familiari di Andrea Campagna, Antonio Santoro, Pierluigi Torregiani, Lino Sabbadin uccisi da Battisti quando militava nel gruppo terrorista dei Proletari Armati per il comunismo. Ed è certamente al ricordo delle vittime, tra le quali c’è Andrea un nostro collega di soli 25 anni, ucciso nel 1979, che gli investigatori si sono ispirati per cercare con forza, determinazione e caparbietà di mettere la parola fine a questa vicenda”. “Cesare Battisti arrestato. Dietro questo momento ci sono giorni e notti di chi non ha mollato mai, di chi ha trascurato affetti e famiglie avendo presente il dolore di quanti ancora soffrono per le sue vittime. Grazie alla caparbieta’ di chi silenziosamente ci ha sempre creduto”. Cosi’ la polizia di Stato, su Twitter, commenta l’arresto di Cesare Battisti.
Il caso Battisti è stato anche al centro della politica brasiliana. Battisti venne graziato dall’ex presidente Lula nel suo ultimo giorno di mandato. Il deputato federale Eduardo Bolsonaro, figlio del presidente Jair Bolsonaro, ha festeggiato su Twitter l’arresto. “Ha ucciso un poliziotto, ha ucciso un padre davanti al figlio, ha sparato e lasciato un uomo paralitico, è stato condannato a vita per 4 omicidi e ha fatto parte del gruppo terroristico di sinistra in Italia Pac (proletari armati per il comunismo). Ciao Battisti, la sinistra piange!”. E aggiunge: “Matteo Salvini, il ‘piccolo regalo’ sta arrivando”, riferendosi a quanto aveva detto il padre appena eletto che aveva annunciato che come regalo il Brasile avrebbe consegnato all’Italia Battisti. “Grazie di cuore Presidente Bolsonaro”, twitta Salvini. “Congratulazioni e conta sempre su di noi, Ministro Salvini!”, ha risposto il numero uno del Brasile. Nato nel 1954 a Cisterna di Latina, Battisti è stato condannato a due ergastoli in Italia in contumacia – era evaso dal carcere nel 1981 dopo la condanna a 12 anni in primo grado – per quattro omicidi avvenuti alla fine degli anni settanta.
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