Napoli.Un poliziotto libero dal servizio ha cercato di fermare un gruppo di persone che stava bruciando dei rifiuti per strada e è stato malmenato. E’ successo a Napoli, dove ieri pomeriggio gli agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio di Prevenzione Generale hanno arrestato il 50enne Salvatore Palumbo, Nunzio Carbone, di 55 anni, i fratelli gemelli 27enni Luigi e Michele Carbone e un 16enne. Sono tutti accusati di rapina pluriaggravata in concorso tra loro, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali dolose e combustione illecita di rifiuti.L’agente, che abita vicino a via Nuova del Campo, verso le 12 dal balcone di casa sua ha visto alcune persone intente a dar fuoco a materiale di scarto proveniente dalla vendita di fiori. Bruciavano oltre ai rami secchi, cassette e vasi di plastica, che emettevano un fumo scuro e maleodorante che, rapidamente, stava rendendo l’aria irrespirabile. L’agente, dopo aver chiesto l’intervento dei vigili del fuoco e contattato la centrale operativa del 113, è intervenuto mostrando il tesserino di riconoscimento e ha chiesto ai responsabili di spegnere le fiamme, ma loro si sono rifiutati. Palumbo ha afferrato l’agente per il collo, ha cercato di portargli via l’arma d’ordinanza e lo ha preso a pugni. Anche i gemelli Carbone e il minorenne hanno aggredito l’agente con pugni e calci, fino a sottrargli l’arma di ordinanza. Solo l’arrivo degli altri poliziotti ha evitato il peggio. Sono riusciti a porre fine all’aggressione e a recuperare anche la pistola, che era stata nascosta nel chiosco di fiori di Nunzio Carbone. I quattro maggiorenni sono stati arrestati e portati a Poggioreale, mentre il minore pè finito al CPA di Napoli Colli Aminei.Il poliziotto, accompagnato all’ospedale San Giovanni Bosco, è stato curato per contusioni multiple escoriate al volto, alla testa e a braccai e gambe, con segni di soffocamento al collo.
Articolo pubblicato il giorno 7 Gennaio 2019 - 14:27